Primi dubbi sul 5G in Emilia Romagna, dove alcuni organi hanno chiesto chiarezza sulla nuova connessione super veloce
Il 2021 è l’anno del 5G. La nuova connessione super veloce è pronta a diventare realtà, con gli ultimi smartphone usciti perfettamente compatibili e i principali operatori telefonici che stanno installando le antenne su tutto il territorio proprio per fornire copertura. Anche il Digitale Terrestre sta per effettuare lo switch off a DVB-T2, anche per liberare le frequenze dedicate alla nuova connessione ad internet.
Insieme all’entusiasmo per la tecnologia aggiornata, ci sono però anche parecchi dubbi e discussioni in merito. Complottisti a parte, anche diversi organi politici (e non) stanno chiedendo maggiori delucidazioni, soprattutto per ciò che riguarda l’esposizione alle radiofrequenze e i rischi che queste comportano. È il caso dell’Emilia Romagna, dove è stata chiesta maggior chiarezza.
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5G in Emilia Romagna, i dubbi sulla nuova connessione
Il 5G porta con sé parecchi dubbi e discussioni, soprattutto per ciò che riguarda l’esposizione alle radiofrequenze. In Emilia Romagna, l’Assemblea Legislativa ha chiesto approfondimenti in merito. La proposta è arrivata da Silvia Piccinini, che chiede: “Un maggior controllo e una riduzione dell’impatto delle radiofrequenze, da unire ad una campagna informativa sugli effetti delle onde radio e sull’uso corretto dei dispositivi wireless“.
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Questo non vuol dire che verrà vietata l’installazione delle antenne 5G, fanno sapere alcuni organi vicini al governo regionale. “Saranno installate più antenne, ma con potenze di emissione più basse. Qualora il 5G soppiantasse le altre tecnologie, si avrà una diminuzione dei livelli di campo elettromagnetico. Questo perché le antenne adattive utilizzate fanno sì che le emissioni del 5G siano minori ed ottimizzate nello spazio” spiega l’ARPAE.