Ha sempre fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia, a partire dal giorno della sua nascita, datato 25 settembre 2008. Così, quando sono spariti alcuni portali-pirati che vanno per la maggiore, su DuckDuckGo sono iniziate tante storie.
TorrentFreak è stato il primo a notare le scomparse eccellenti, anche se non era chiaro il perché questi siti-pirati di alto profilo erano stati rimossi. In realtà DDG non ha rimosso nessun sito, come più volte ribadito, ufficialmente. Ora però la situazione sembra più chiara.
Non è un segreto che Google e Bing stiano modificando i loro risultati di ricerca per soddisfare i detentori del copyright. I malintesi sarebbero arrivati proprio da qui, almeno stando a quanto asserisce il motore di ricerca statunitense, la cui omonima azienda ha sede a Paoli in Pennsylvania negli Stati Uniti, che utilizza le informazioni di crowdsourcing provenienti da altri siti, ad esempio Wikipedia, con lo scopo di aumentare i risultati tradizionali e di migliorare la pertinenza della ricerca.
La filosofia di DuckDuckGo è molto semplice: non è richiesta la registrazione di un profilo utente per poter accedere alle funzionalità del sito, non si immagazzinano informazioni sulle ricerche degli utenti, per quanto riguarda i contenuti presenti su YouTube, c’è una visualizzazione in anteprima delle immagini (Snapshot) e l’indirizzo locale del video ricercato.
DuckDuckGo a più volte ribadito di non aver rimosso nessuno di questi siti. La conferma arriva anche su Twitter, per bocca e mani di Gabriel Weinberg: “Non stiamo eliminando YouTube-dl o The Pirate Bay – posta – entrambi sono stati effettivamente e continuamente disponibili nei nostri risultati, se li cerchi per nome, abbiamo però riscontrando problemi che stiamo esaminando“.
DDG non era affatto contento di ciò che stava accadendo non ha mai rimosso attivamente nessuno di questi siti, che però scomparivano. Perché? Il colpevole sarebbe Bing, motore di ricerca sviluppato da Microsoft, come risposta a Google.
Come molti altri motori di ricerca più piccoli, DuckDuckGo utilizza centinaia di origini dati, incluso Bing. Dopo alcuni avanti e indietro, il portavoce di DuckDuckGo ha informato a TorrentFreak che che il colpevole era il motore di ricerca di Microsoft. “Sì, questo è correlato all’utilizzo dei dati di Bing”. Parola di Allison Goodman, Senior Communications Manager di DuckDuckGo. “Dato che questi eventi hanno avuto origine su Bing – chiosa – sono stati trasmessi ai nostri risultati, così come ad altri partner di syndication di Bing”.
Per DuckDuckGo, potrebbe essere difficile risolvere il problema in modo permanente fintanto che si basa su Bing. Ma alcuni portali cambiano frequentemente i nomi di dominio, naturale che il problema della comparsa e scomparsa, tornerà.
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