Politici pronti a farsi eleggere. Ma nessuno li vedrà mai in carne ed ossa. Siamo tutti dentro un libro di Asimov con le IA che si candidano.
Che la classe dei politici sia spesso costituita da persone che si lasciano manovrare da chi si trova alle loro spalle è purtroppo un dato di fatto.
Ma se vi dicessimo che sono saltati fuori due candidati, in due parti del mondo distinte, che sono nella sostanza persone che non esistono? Un candidato sta concorrendo come sindaco di una cittadina mentre un altro è pronto ad entrare in Parlamento. Come è possibile? È una cosa legale? Ma soprattutto ci sono solo questi due o scopriremo presto che anche altrove qualcuno ha eletto un chatbot?
I politici digitali, IA che concorrono alle elezioni
Uno si chiama Vic. È pronto a diventare sindaco di Cheyenne, un piccolo comune nel Wyoming. L’altro invece si chiama AI Steve ed è in corsa per il Parlamento britannico. I colleghi di Wired hanno deciso di entrare un po’ più nel vivo e sono saltate fuori diverse cose interessanti. Vic è un chatbot costruito a partire da ChatGPT da Victor Miller, che si autodefinisce esperto di legge.
Per Vic tutto sarebbe cominciato perché Vic(tor) aveva necessità di leggere alcuni documenti e si è sentito rispondere che la legge dello Stato non glielo consentiva nel modo in cui l’aveva chiesto. Al che si è insinuata in lui l’idea di dare vita a qualcuno che conoscesse realmente la legge dello Stato in cui viveva. E questo qualcuno è diventato Vic. Interpellati sul fatto se sia o meno lecito che il chatbot concorra, i rappresentanti dello Stato hanno dichiarato che è incostituzionale ma Victor è riuscito ad aggirare il problema dichiarando di essere lui, in qualità di umano, il candidato.
Nel suo programma una promessa semplicissima: se ci sarà bisogno di prendere decisioni che si basino sulla lettura e l’analisi di documenti lunghissimi, l’analisi e la decisione verranno fatte dal chatbot. Anche OpenAI è stata colta di sorpresa dal lavoro di Victor e ha dichiarato che Vic è contrario alle regole che la società si è data per quello che riguarda le elezioni. Ma il pupazzo umano di Vic, Victor, non sembra pronto a mollare e ha deciso semplicemente di passare eventualmente alla struttura Llama, che è open source.
Altrettanto affascinante è il lavoro che Steve Endicott ha fatto per dare vita al suo AI Steve, costruito insieme a Jeremy Smith. Una grande differenza rispetto a Vic è che AI Steve è realmente il candidato al Parlamento e Steve, l’essere umano, avrà il compito solo di presentarsi alle sessioni parlamentari. E a differenza di Vic ha un rapporto diretto con i suoi cittadini. Il che significa che le eventuali decisioni non verranno prese dal chatbot in base a quelle che sono le leggi dello Stato inglese ma in base alle segnalazioni più ricorrenti da parte degli stessi utenti.