Si torna a parlare del malware BRATA, questa volta indirizzato ai device Android. Ci sono tantissimi rischi, ecco come difendersi
Nonostante il 2022 sia iniziato solamente da poche settimane, è già tempo di parlare di nuove truffe e tentativi da parte di cybercriminali. Uno di questi riguarda BRATA, un malware segnalato per la prima volta nel 2019 da Kaspersky e che è tornato a farsi sentire qualche mese fa. Se n’è accorta la società di sicurezza online Cleafy, che ha fornito ulteriori dettagli.
A quanto pare, il virus si diffonde tramite un SMS fake da parte della propria banca. L’utente viene invitato a scaricare un’applicazione aggiuntiva chiamata “Sicurezza Dispositivo”, AntiSPAM” o “Sicurezza Avanzata”. Si tratta ovviamente di una truffa, con il download che avviene tramite una pagina web in grado di acquisire codice fiscale e domande di sicurezza dell’account bancario.
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Malware BRATA, tutti i rischi per le vittime
Come anticipato poc’anzi, l’SMS rimanda ad una pagina web dove apparentemente si può scaricare il software di sicurezza per l’home banking. Effettivamente è possibile effettuare un download, con l’app che chiede una serie di permessi (tra cui SMS e gestione chiamate vocali). Inoltre l’APK viene mascherato in un pacchetto JAR o DEX, così da risultare irrilevante per i software antivirus. Qualora la vittima dovesse procedere con tutti questi passaggi, avrà dato in mano il suo device ai malintenzionati. Questi ultimi potranno registrare lo schermo, ottenere codici di autenticazione a due fattori, domande di sicurezza e molto altro.
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Ma non solo, perché la nuova versione del malware è in grado anche di ripristinare il telefono ai dati di fabbrica per cancellare le proprie tracce. Può anche trecciare il GPS e usare canali di comunicazione con i server dei cybercriminali. Il consiglio è sempre quello di diffidare da presunti SMS con link per scaricare altri software: si tratta spesso di virus.