Vi spieghiamo cosa fare in caso di smarrimento dell’iPhone o dello smartphone Android, tra soluzioni classiche e utili funzionalità previste dai vari brand
Non è certamente una bella cosa scoprire di aver perso lo smartphone. Al di là della valenza economica di un dispositivo ormai parte integrante della nostra vita, c’è anche da fare i conti con un altro profilo di sicuro impatto: l’esposizione dei dati sensibili alla mercé di terzi sconosciuti, che potrebbero approfittare dell’incresciosa situazione per mettere le mani su informazioni personali, a maggior ragione se lo smartphone è sprovvisto di metodi di blocco come il lettore di impronte o qualsiasi altra misura di sicurezza.
In presenza di tali accadimenti, è di fondamentale importanza restare lucidi e seguire alcuni consigli per recuperare il dispositivo, sfruttando anche delle apposite opzioni pensate dai vari produttori proprio per lo scopo. Il primo passo da compiere è il più semplice e immediato: utilizzare un altro telefono e chiamare il numero della scheda SIM inserita dentro allo smartphone smarrito. Si tratta di un passaggio pressoché scontato, peraltro molto utile se l’episodio è avvenuto dentro le mura domestiche e perciò senza il rischio di ingerenze od intromissioni furtive di terzi. In alternativa è possibile sfruttare anche un altoparlante intelligente collegato allo smartphone, come Amazon Echo o Google Nest: sarà sufficiente, in questo caso, dire rispettivamente “Alexa, dov’è il mio telefono?“, oppure “OK Google, dov’è il mio telefono?“.
Se vi trovate fuori casa potete tentare un’altra strada, per l’appunto escogitata dai vari brand e incorporata di default su qualsiasi dispositivo mobile con sistema operativo Android, a prescindere dal costo e dalla marca: la funzione “Trova il mio telefono“. Si tratta di un’opzione senza dubbio ingegnosa, dal momento che consente di localizzare l’esatta posizione dello smartphone su una mappa e compiere da remoto alcune operazioni “anti-intrusione”, come bloccarlo, effettuare uno squillo e persino cancellare tutti i dati in esso presenti, scongiurando così eventuali indebite manomissioni da parte di terzi.
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Smartphone Android o iPhone smarrito: l’importanza di Trova il mio telefono e app Dov’è
Bisogna comunque sottolineare una cosa: per poter sfruttare la funzionalità, è necessario avere abilitato “Trova il mio telefono” al momento della configurazione. Si dovrà poi andare all’apposita pagina di Android, accedere con il proprio account Google per visualizzare alcune opzioni, come la cancellazione dei dati, impostare la modalità protetto per disconnettere lo smartphone dall’account Google e monitorare i movimenti del device su una mappa.
I possessori di iPhone potranno sfruttare una funzione molto simile presente all’interno dell’app Dov’è. Basterà utilizzare un altro dispositivo mobile (l’iPad o l’iPod Touch se si è perso lo smartphone, e viceversa), oppure accedere all’apposita pagina sul sito iCloud di Apple. Una volta effettuato il login con ID Apple e password, si dovrà cliccare sulla scheda “Trova iPhone” per aprire una schermata dentro la quale sarà possibile visualizzare la posizione esatta del dispositivo, rappresentata da un punto verde; se lo smartphone è spento od offline, oppure la batteria è scarica, verrà visualizzata invece l’ultima posizione nota.
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Come per la controparte Android, potremo far suonare l’iPhone, cancellare i dati o impostare la modalità smarrito per bloccare il dispositivo con un PIN di 6 cifre; peraltro, si potrà anche decidere di far mostrare un messaggio personalizzato nel display del device, che potrà essere così sfruttato dal trovatore per mettersi in contatto con il proprietario del device.