Un imprenditore con i fiocchi, altrimenti non diventi il Paperon de’ Paperoni del nuovo secolo. Ma se c’è un’altra qualità in cui Elon Musk non ha rivali è la comunicazione. Si vende benissimo, ogni sua parola o frase diventa virale sui social, ora che ha Twitter ancora di più, ogni intervista desta sempre curiosità. E crea dibattito.
Il noto imprenditore sudafricano, con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, CEO di Tesla, numero uno di SpaceX, co-fondatore e CEO di Neuralink, presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company, cofondatore di PayPal e OpenAI, ora numero uno anche di Twitter ha confermato un’intervista al podcast di Lex Fridman che l’uomo sbarcherà su Marte se non nei prossimi cinque anni, al massimo per il 2029. Prima comunque della nuova decade.
Ha anche affermato che la sfida più grande di SpaceX è stata quella di progettare un veicolo in grado di ottimizzare il tonnellaggio in orbita e poi su Marte: “Starship è il razzo più complesso e avanzato che sia mai stato realizzato“. Più recentemente, il magnate della tecnologia ha rifatto un’altra previsione: gli umani arriveranno su Marte nel 2029.
Al di là delle frasi a effetto di Elon Musk, SpaceX sta lavorando al primo volo di prova orbitale di Starship. La navicella sarebbe riutilizzabile e porterebbe equipaggio e carico sulla luna e sul Pianeta Rosso. Prima che possa essere lanciato, la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti, però, deve firmare e completare una revisione ambientale delle attività a Starbase, la struttura del Texas meridionale, che tanti grattacapi sta creando. C’è qualcosa che non torna alla FAA, dal momento che ha già ritardato quattro volte la revisione del nuovo lancio di SpaceX.
Anche Gwynne Shotwell, comunque, si accoda alle parole rilasciate da Musk, rilanciando la fantastica idea dello sbarco umano sul quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, visibile a occhio nudo, l’ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra.
In un’intervista con la CNBC, l’imprenditrice statunitense, attualmente Presidente e Chief Operating Officer presso SpaceX, dove si occupa della gestione operativa, dei rapporti con i clienti e della crescita della compagnia, ha usato la stessa “comunicazione alla Musk”, frasi effetto a go go. “Dovremmo portare le persone sulla superficie di Marte entro un decennio, penso proprio che sarà in questo decennio, certo”.
Il finale a effetto è d’uopo: “Porteremo una grande consegna sulla superficie di Marte, e poi le persone inizieranno a pensarci più intensamente – conclude – entro cinque o sei anni, la gente vedrà che sarà un vero posto dove andare”.
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