Una strana fila di luci in cielo. Puntini di luci ferme, non lampeggianti, una accanto all’altro, in molte parti d’Italia: da Ravenna e Bologna a Marsala, passando per Amalfi e Campobasso. Il solito rituale tam tam sui social, utenti scatenati: ci è voluto molto poco a lanciare gli avvistamenti di UFO. L’arcano si è scoperto ben presto. C’entra Elon Musk.
In realtà ciò che è stato avvistato da molti italiani, altri non sono che i satelliti facenti parte della costellazione che Starlink sta costruendo produttore privato aerospaziale americano SpaceX per l’accesso a internet satellitare globale, in banda larga a bassa latenza.
Elon Musk lancia 1.400 satelliti. Lo scopo è dichiarato da tempo
SpaceX è un’azienda aerospaziale statunitense con sede a Hawthorne, costituita nel 2002 da Elon Musk. Il magnate sudafricano fa sempre notizia, anche quando non c’entra nulla.
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Il fenomeno dei puntini di luce in fila sui cieli italiani sarà alla stregua di una consuetudine nel prossimo futuro. SpaceX, infatti, ha lanciato in orbita oltre 1.400 satelliti, solo un punto di partenza dell’ambizioso progetto che ha in mente Elon Musk.
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Quella serie di piccoli satelliti a banda larga, ciascuno del peso di circa 220 chilogrammi, ha lo scopo di sviluppare l’internet globale, per coprire aree che non hanno accesso a internet ad alta velocità, non raggiunte dalla connessione via cavo, e saranno sempre visibili quando le loro posizioni e condizioni di orbita saranno favorevoli sopra l’Italia, con il cielo è terso.
La loro traiettoria è monitorabile attraverso diversi siti come findstarlink.com , satellitemap.space e heavens-above.com o attraverso delle app per smartphone come Find Starlink Satellites e Starlink Satellite Tracker.
I satelliti Starlink operano in orbita bassa, a 550 chilometri di altitudine che a progetto finito, dovrebbero essere in tutto in orbita 12000 satelliti per coprire con il segnale l’intero globo terrestre.
L’intento di Elon Musk è dichiarato da tempo: i tradizionali Internet provider via satellite offrono i propri servizi con satelliti in orbita geostazionaria a circa 35 mila chilometri di quota. Il problema è che alla lunga distanza non corrispondono connessioni. Operando a una quota più bassa, SpaceX spera di fornire una copertura veloce e affidabile, a un prezzo competitivo. Gli UFO non c’entrano nulla, è tutto figlio della mente di Elon Musk. Volente o nolente si parla sempre di lui.