Svelate le motivazioni della rinuncia di Musk: la battaglia si sta già consumando, ecco cosa sta affrontando il ceo di Tesla.
Da una parte Twitter, che accusa il miliardario sudafricano di non aver rispettato gli accordi in merito all’acquisizione del social, dall’altra un agguerrito Musk che invece accusa di frode Twitter per non aver rivelato il reale numero di fake account che vivono su Twitter, i cosiddetti bot.
Secondo quanto richiesto da Musk, infatti, la stima dei bot tollerati dai termini dell’acquisizione era pari alla misura del 5%, ma sembra che invece questi siano ben oltre il 10% e, cosa ancora peggiore, pare che Twitter abbia deliberatamente nascosto questo dato.
La querelle Musk-Twitter si preannuncia di fuoco
E’ stato il New York Times a rivelare il dettaglio relativo al numero di bot presenti sulla piattaforma: sembra infatti che questo tema sia stato per settimane al centro delle trattative tra Elon Musk e Twitter, con il primo intenzionato ad avere delle cifre certe e confortanti al fine di decidere se acquisire o meno il popolare social cinguettante.
D’altro canto, conti alla mano, è uscito fuori che quel 5% di bot presenti sulla piattaforma sono in realtà molti di più: secondo Musk una stima del 20%, anche se una stima molto empirica e non basata su fatti, che poi si è tradotta in un 10% che si evince dai numeri su carta di Twitter.
La tesi della difesa di Elon Musk in merito a questo argomento è che la compagnia fondata da Jack Dorsey sapesse benissimo che il numero di bot presenti su Twitter era maggiore di quanto affermato e comunicato ai legali di Elon Musk, ma che avesse deliberatamente nascosto questo dato per poter procedere in maniera più fluida verso l’acquisizione del social da parte del CEO di Tesla.
“Twitter ha contato scorrettamente il numero di account falsi e spam presenti sulla piattaforma, come parte di uno schema per trarre in inganno gli investitori sulle prospettive della compagnia. Le informazioni via via pubblicate da Twitter hanno svelato lentamente la verità, mentre Twitter cercava di ridurre il numero di dati pubblicati in un tentativo disperato di coprire la propria frode“.
E’ questo che si legge sui documenti di accusa nei confronti di Twitter da parte di Elon Musk, che in sostanza accusa Twitter di aver negato l’accesso ai dati per fare verifiche autonome per molto tempo, salvo poi riuscire a conquistare questo diritto che avrebbe poi portato il tycoon a ritrattare la sua intenzione di acquisire il social network proprio a causa di questa discrepanza tra i dati comunicati e quello poi verificati.