Dopo diversi test e tentativi, Enea annuncia un nuovo prototipo di generatore elettrico che dovrebbe convertire il modo ondoso perpetuo, in una nuova fonte di energia.
Sfruttando le onde del mare, che si abbattono continuamente 24 ore su 24, il dispositivo dovrebbe essere in grado di sfruttare l’oscillazione prodotta per produrre energia.
Il dispositivo si chiama Pewec (Pendulum Wave Energy Converter) ed è progettato per sfruttare anche le onde di scarsa ampiezza come quelle che solitamente si abbattono sulle coste italiane. La sua sagoma ricorda decisamente un pendolo.
Dopo il primo test, ora si lavora al primo generatore vero e proprio dalla potenza nominale di 400 kwp, un sistema che potrebbe fornire energia elettrica nelle piccole isole italiane.
I 400 kw di potenza non sono pochi se consideriamo la disponibilitĂ pressoche continua della fonte energetica. Una decina di Pewec in batteria potrebbero fornire energia a qualche centinaio di abitazioni, quanto meno permetterrebbero di eliminare centrali a combustibile nelle piccole isole.
Difficile ad oggi ipotizzare grandi impianti su larga scala. Il sogno di produrre energia dal mare vede impegnati ricercatori e progettisti da tutto il mondo.
Il progetto italiano che vi ho descritto, sfrutta il moto ondoso, energia cinetica disponibile 24 ore su 24.
Altri tentativi sono in corso per sfruttare le maree, le onde, il differenziale termico o la salinitĂ del mare.
Tuttavia dobbiamo tenere in considerazione che gli impianti fotovoltaici non creano energia dal nulla ma semplicemente convertono un tipo di energia presente in natura, in energia elettrica.
Sole e vento sono le principali risorse energetiche naturali mentre lo sfruttamento del mare, a fronte di un potenziale molto piĂą basso, ha il vantaggio di una ampia superficie utilizzabile.
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