Entro il 2100 avremo estati lunghe 6 mesi, la previsione apocalittica potrebbe presto venire realtà, secondo gli studiosi.
Il mondo continua a soffrire e ad essere colpito da quello che da secoli ormai facciamo. Infatti da troppo tempo abbiamo abusato delle risorse e del tipo di ricchezza che troviamo dappertutto nella nostra piccola biglia blu. Con l’industrializzazione e con i nuovi modi di produrre, consumare, vendere, muoversi, consumare non facciamo altro che accorciare la vita del pianeta. O meglio, non solo accorciare la vita del pianeta, ma anche la nostra, dato che siamo noi quelli veramente in pericolo. Distruggendo l’atmosfera e rendendo il pianeta invivibile per noi, non facciamo altro che distruggerci da soli. E ora, secondo quanto riportato da alcuni studiosi, tra meno di un secolo potremmo dover vivere su un pianeta che è incredibilmente più caldo.
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Estati di 6 mesi nel 2100: lo studio
Gli studiosi in questione vengono dal Key Laboratory for Semi‐Arid Climate Change dell’Università di Lanzhou, in Cina. In collaborazione con il gruppo di Physical Oceanography Laboratory/Institute for Advanced Ocean Study, hanno esaminato l’andamento delle temperature del pianeta. Ed il quadro è tutt’altro che positivo.
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Infatti secondo lo studio, in questi anni le temperature del pianete sono aumentate sempre di più, comportando un aumento della durata dell’estate sempre maggiore. Dal 1952 l’estate ha guadagnato ben 17 giorni sulle altre stagioni, se continuerà di questo passo raggiungerà una fetta molto importante di tutto l’anno. Le previsioni dei ricercatori parlano chiaro. Se non diamo un taglio al nostro comportamento errato e non la smettiamo di inquinare, potremo avere per il 2100 addirittura 6 mesi di estate. Uno scenario apocalittico per il pianeta. Con queste temperature per tutto quel tempo, si comprometterebbe inevitabilmente l’equilibrio della vita, con dei cambiamenti che mettono i brividi soltanto a pensarci.