Una doppia finalità. Riportare i tifosi allo stadio (almeno in parte) per tornare a riassaporare quel senso di normalità sparito con il lockdown e la pandemia mondiale da Coronavirus. E monetizzare dal prossimo Europeo. Questi i motivi principali che vedono FIGC in prima linea per la riapertura degli stadi, con l’ausilio della creazione di un’applicazione: Mitiga.
Il prossimo Europeo di calcio (11 giugno-11 luglio) s’avvicina a grandi falcate. Sarà una kermesse continentale itinerante, che vedrà, o più precisamente dovrebbe vedere, l’Olimpico di Roma palcoscenico di quattro gare della Nazionale: il match inaugurale dell’11 giugno contro la Turchia (ore 21), Italia-Svizzera (il 16 giugno, sempre alle 21) e Italia-Galles (20 giugno, ore 18), più il quarto di finale (l’incontro 48 del 3 luglio, ore 21).
Europei di calcio, il 7 aprile s’avvicina. La mossa del presidente della FIGC
Ceferin, presidente della UEFA, chiede garanzie ai paesi ospitanti. Garanzie molto simili a degli aut aut: spalti occupati almeno per il 20% e impegno dei governi per la riapertura degli stadi, anche se non totali. Da qui l’idea di Gravina.
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Il numero uno della FIGC intende presentare questa settimana un’app, chiamata Mitiga (come rivelato da Repubblica), una sorta di lasciapassare per l’Europeo a Roma, con lo scopo, appunto, di mitigare negli stadi ogni rischio legato alla pandemia, ma al stesso tempo di mitigare le polemiche sulla presenza parziale del pubblico al prossimo Europeo di giugno.
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Il presidente della Figc Gravina conta di ottenere il via libera dal governo all’indomani del ritorno Azzurro dalla trasferta in Lituania, dove l’Italia del Mancio giocherà nella terza giornata delle Qualificazioni Mondiali a Qatar 2022.
La scadenza del 7 aprile, quella fissata dalla UEFA, per comunicare la disponibilità ad accogliere 20-25 mila spettatori negli stadi in occasione dell’Europeo di calcio non è poi così lontana, per questo Gravina deve affrettare i tempi, con il placet, naturalmente, del Governo.
Mitiga è un’applicazione che permetterà a ogni possessore di biglietto per le quattro partite previste (finora) per Roma di scaricarla sul proprio dispositivo mobile. E’ dotata un codice a barre, che garantisce l’anonimato, registrerà tamponi (naturalmente quelli con esiti negativi) e vaccini dei possessori dei biglietti e darà il via libera all’eventuale entrata all’Olimpico.
Ad ogni modo la capienza per tornare allo stadio resterebbe ridotta. Nella più ottimistica delle previsioni si può puntare ad un afflusso del 50% rispetto a posti disponibili, all’Olimpico quindi 20-25 mila spettatori al massimo.