Il ricercatore di sicurezza Alon Gal ha dato notizia di un attacco hacker effettuato nel 2019 ai danni di Facebook: trafugati alcuni dati personali di 533 milioni di account, di cui 36 milioni attivi in Italia.
Un nuovo problema di sicurezza minaccia gli utilizzatori di Facebook. Tramite un post dello scorso gennaio, il ricercatore Alon Gal ha confermato su Twitter che il popolare social network a tinte blu è stato vittima nel 2019 di un attacco hacker. A farne le spese sono i dati di 533 milioni di account, di cui più di 35 milioni attivi in Italia (nel novero di questi figura la sindaca Virginia Raggi e svariati personalità politiche). La notizia, sebbene risalente ad un periodo ormai trascorso, mira a mettere in guardia gli utenti dinanzi a possibili comunicazioni (soprattutto email) aventi come oggetto la richiesta di dati particolarmente sensibili.
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I dati degli account Facebook finiti dentro un bot su Telegram
Ma quali sono le informazioni carpite dagli hacker? In primo luogo le generalità della persona, ma anche numeri di telefono, email, relazione sentimentale e gruppi Facebook. Un pacchetto di dati messo al servizio dei più malintenzionati, dal momento che venduti – almeno dapprincipio – illegalmente sul web. Come riportato dal ricercatore di sicurezza, il protagonista dell’attacco hacker aveva ideato un bot su Telegram al fine di dare avvio alla compravendita delle informazioni: a fronte di un corrispettivo di 20 euro per singolo dato o di 5.000 euro per 10.000 contatti, si poteva infatti mettere le mani alternativamente sull’ID del profilo Facebook di un utente o del suo numero di telefono.
In early 2020 a vulnerability that enabled seeing the phone number linked to every Facebook account was exploited, creating a database containing the information 533m users across all countries.
It was severely under-reported and today the database became much more worrisome 1/2 pic.twitter.com/ryQ5HuF1Cm
— Alon Gal (Under the Breach) (@UnderTheBreach) January 14, 2021
Telegram ha bloccato il controverso meccanismo di vendita ma l’hacker ha annunciato di essere al lavoro su una piattaforma sostanzialmente equivalente. Non sappiamo tuttavia quale sia l’esito della compravendita (in soldoni, quanti account sono stati venduti).
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Al di là dei soliti consigli (ossia cambiar periodicamente password, anche su Facebook), è opportuno prestare attenzione ad eventuali email fraudolente con le quali si chiede l’inoltro di dati personalissimi, oppure contenenti virus al loro interno.