In questa settimana piena di colpi di scena per Internet, Facebook ha disabilitato alcune funzioni di Messenger e Instagram per gli utenti europei. In molti in queste ore infatti, aprendo le rispettive app delle due piattaforme, stanno visualizzando uno specifico banner che illustra la situazione. Il motivo, come si apprende proprio dal messaggio di Facebook all’interno delle due app, è legato alle normative europee relative ai servizi di messaggistica.
Sempre dal banner, localizzato nelle diverse lingue impostate dagli utenti sui propri account, viene confermato che l’azienda è al lavoro per ripristinare quanto prima le funzioni temporaneamente rimosse dalle app. Ma vediamo nel dettaglio quali servizi sono stati per il momento sospesi per gli utenti europei.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> WhatsApp Web si aggiorna, arrivano a grande richiesta le videochiamate
Facebook blocca temporaneamente alcune funzioni di Messenger e Instagram per gli utenti europei
Come si vede dallo screenshot non viene specificato nel dettaglio quali sono le funzioni disabilitate per gli utenti europei, ma maggiori informazioni sono fornite sulle pagine del Supporto. Ad essere ianccessibili in questo momento sono i sondaggi, sia su Messenger che su Instagram, insieme ad alcuni stickers sul social network fotografico e le risposte personalizzate sul servizio di messaggistica di Zuckerberg.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Pedofilia online su Telegram e WhatsApp: arresti in tutta Italia
Altre funzioni mancanti potrebbero includere l’invio di determinati file tramite Facebook Messenger, i soprannomi nelle chat e la possibilità di condividere effetti in realtà aumentata nei Direct messages di Instagram. Il motivo come detto è da cercare nell’adeguamento alle norme europee in fatto di privacy e trattamento dei dati personali nei servizi di comunicazione. Le misure dunque riguardano esclusivamente i Paesi facenti parte dell’Unione Europea. Non si sa ancora quando verranno ripristinate in toto le funzioni al momento sospese; un portavoce dell’azienda, contattato dal portale The Verge, ha liquidato la domanda con un generico “molto presto”.