Facebook e Snapchat continuano a tracciare gli utenti iOS

Secondo un rapporto del Financial Times, Facebook e Snapchat continuano a tracciare gli utenti iOS anche in presenza di un loro espresso divieto

Facebook Snapchat tracciamento iOS
Facebook e Snapchat escogitano un metodo per tracciare gli utenti iOS, a prescindere dal consenso o meno di quest’ultimi (Unsplash)

Facebook e Snapchat avrebbero trovato un modo per bypassare le stringenti norme inaugurate da Apple con la funzione “App Tracking Transparency“, tracciando le attività degli utenti anche in presenza di un espresso divieto impostato da quest’ultimi.

A dar contezza dell’accaduto è il Financial Times, il quale spiega che una “libera interpretazione” delle policy di Apple avrebbe di fatto avallato tale pratica. Lo stratagemma adottato da app come Facebook e Snapchat è basato su una lettura in chiave estensiva delle indicazioni imposte agli sviluppatori: l’azienda americana impedisce infatti di “prelevare informazioni da un dispositivo” e di utilizzare tali dati per identificarlo. Diverso è invece l’avviso di qualche sviluppatore, che evidenzia come Apple non dica nulla (e quindi implicitamente non pone alcun divieto) sull’acquisizione di “segnali” e comportamenti da cluster specifici di utenti, inviando a quest’ultimi pubblicità personalizzate.

Il discorso è insomma molto semplice: il gigante di Cupertino parla letteralmente di “dati da un dispositivo“, mentre l’interpretazione estensiva poggia sull’aggregazione di tali informazioni (anziché quindi di specifici profili utente) e, comunque, a condizione che i dati medesimi siano resi anonimi.

Peraltro, Apple continuerebbe a ritenere affidabili quelle applicazioni che raccolgono informazioni come la lingua, la localizzazione, l’indirizzo IP, il dispositivo utilizzato e la localizzazione.

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La funzione App Tracking Transparency

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Apple aveva potenziato le funzionalità di privacy con la sua “App Tracking Trasparency” (Unsplash)

Il discorso si inserisce in un contesto di più rigida tutela della privacy voluta da Apple. A partire dal rilascio di iOS 14.5 iPadOS 14.5 e tvOS 14.5, il gigante di Cupertino ha inaugurato all’interno dei propri software la funzione denominata “App Tracking Transparency“, subordinando il tracciamento delle attività sulle app e sui siti web a uno specifico consenso dell’utente, sempre gestibile in un senso o nell’altro direttamente dalle impostazioni del programma stesso. Il tracciamento permette alle app di inviare annunci personalizzati.

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Un mese dopo l’ufficializzazione della nuova funzionalità, Apple ha subito pressioni da parte di alcuni sviluppatori, che punterebbero ad inasprire ulteriormente le policy sulla privacy dopo avere scoperto che app di terze parti avevano approntato soluzioni alternative per identificare comunque gli utenti, a prescindere dal consenso o meno. Allo stato attuale, le richieste non hanno portato cambiamenti da parte della stessa Apple.

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