Qualche mese fa era venuto a galla uno scandalo che riguardava il social di Zuckerberg; era infatti emerso che le notizie proposte agli utenti dal sistema di analisi trend di Facebook fossero pilotate dalle scelte redazionali.
Da quel momento Zuckerberg si è dato da fare per recuperare la credibilità del Social network ed ha pensato di affidare il proprio sistema ad un algoritmo che valuta e gestisce in completa autonomia tutto ciò che riguarda i trending topic, ossia gli argomenti che fanno tendenza.
Infatti Facebook utilizza come espediente gli argomenti di tendenza allo scopo di dare catturare l’interesse degli utenti, dando maggiore visibilità ad un certo tipo di notizie piuttosto che un altro, scegliendo di pubblicare gli argomenti che vanno per la maggiore in un determinato momento.
Mentre fino a pochi mesi fa la scelta degli argomenti veniva effettuata dai redattori, a breve le persone saranno sostituite dagli algoritmi; un cambiamento evidente riguarda infatti la descrizione collegata allla tendenzache sarà affidata, anzichè alle fonti giornalistiche e agli editori, ad una semplice parola chiave, basandosi sulla quale il sistema analizzerà il flusso completo dei dati, individuando gli argomenti maggiormente trattati sul social network e delinando quindi i trending topic.
In passato, dopo la fase di analisi iniziale delle notizie, un team di redattori verificava e sistemava gli articoli prima di procedere alla fase definitiva. Facebook ha dichiarato ufficialmente che invece a breve saranno gli algoritmi alla base del suo sistema a tenere conto dei testi scritti dagli utenti, allo scopo di individuare gli argomenti da essi trattati, elaborarli e proporre loro quelli che potrebbero venire ritenuti più interessanti.
Facebook ha stabilito alcune linee guida per valutare gli argomenti, gli eventi e tutto quello che viene scritto dagli utenti ogni secondo; le linee guida che sono state incluse negli algoritmi sono le stesse su cui dovevano basarsi i redattori in carne ed ossa:
1) Essere unico e non ripetitvo. Gli eventi ripetitivi e continuati hanno una limitazione nel poter essere considerati di tendenza; infatti l’evento #cena non può essere valutato tale, poiché esso è ricorrente e quindi niente affatto speciale.
2) Fonti. Se l’evento non ha abbastanza fonti autorevoli che lo qualificano, non può essere considerato affidabile.
3) Eventi duplicati. Caso tipico per esempio di una manifestazione, come ad esempio le Olimpiadi, nel cui caso il tema trattato deve essere #Olimpiadi e non tutti gli eventi sportivi ad esse collegati che avrebbero invaso letteralmente la classifica dei trend.
4) Hashtags Spazzatura. Stando alle linee guida è necesssario eliminare tutti gli hashtags che non agiungono un vero valore al trend, ma rappresentano piuttosto elementi di scarsa rilevanza. Facebook ad esempio riporta il caso che riguarda #candy in riferimento ad Halloween.
5) Contenuto stagnante. Dopo circa due giorni, sebbene sia ancora in corso, se un evento non evolve in storie interessanti il trend viene retrocesso.
6) Bufale. Questo è un vero e proprio punto dolente di Facebook; infatti il sistema verifica e mette in una blacklist tutti i trend che potrebbero essere riconducibili a bufale o a notizie prive di fonti attendibili.
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