Facebook e Instagram sono pronte a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per ottenere informazioni precise sull’età degli utenti.
Facebook prova a giocare la carta dell’Intelligenza Artificiale per contrastare uno degli abusi più evidenti alle condizioni d’uso del social network: la registrazione e l’accesso di persone aventi un’età inferiore ai 13 anni. “Stiamo provando strade alternative per convincere i più giovani a non mentire sulle loro generalità anagrafiche e tra queste figura anche l’Intelligenza Artificiale“, ha affermato Pavni Diwanji, vicepresidente dei prodotti per la gioventù di Facebook, durante un’intervista concessa a Business Standard.
Allo stato attuale, la piattaforma digitale di proprietà di Mark Zuckerberg (ma il discorso coinvolge pure l’altra controllata, vale a dire Instagram) vieta agli utenti di età inferiore ai 13 anni di utilizzare il social network. Una restrizione, quest’ultima, che non sempre viene tuttavia applicata alla lettera e che spesso diventa anzi fonte di abusi, sfruttando semplici stratagemmi aventi lo scopo di bypassare le policy di Facebook. Quello più diffuso e praticato è legato all’inserimento di informazioni false sulla data di compleanno: semplicemente, si dichiara di avere un’età superiore ai 14 anni, impostando perciò informazioni anagrafiche completamente diverse rispetto a quelle reali. La scarsità di controlli, ma soprattutto la difficoltà ad accertare la veridicità dei dati inseriti dall’utente, ha determinato insomma una vera e propria “zona franca” che permette ai minori di 13 anni di poter utilizzare Facebook od Instagram malgrado le restrizioni teoriche imposte dalle due piattaforme.
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L’Intelligenza Artificiale potrebbe insomma costituire un prezioso strumento per rendere più difficoltosa la registrazione dei minori ai social network. Le informazioni sulla tecnologia al vaglio di Mark Zuckerberg sembrano per il momento piuttosto limitate. Come spiegato da Diwanjii, Facebook avrebbe sviluppato un particolare meccanismo che permetterà di stimare l’età degli utenti, bloccando subito sul nascere eventuali registrazioni per così dire in “difetto” rispetto alle policy del social network. Il suo funzionamento è tuttavia ancora avvolto nel mistero e la sua efficacia pratica dovrà chiaramente essere testata sul campo.
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Nel frattempo, il gigante dei social network ha affermato di essere al lavoro con fornitori di sistemi operativi e browser Internet per ottenere informazioni più precise sull’età dell’utente. Viene invece respinta al mittente ogni ipotesi relativa all’utilizzo dei documenti d’identità per potersi registrare a Facebook. “Non è una soluzione giusta od equa, né tantomeno è infallibile“, ha affermato il dirigente dell’azienda. Senza dimenticare, aggiungiamo noi, possibili ripercussioni negative sulla privacy che violerebbero diverse norme giuridiche presenti negli Stati.
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