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Facebook e Instagram a pagamento? Il messaggio agli utenti fa discutere

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A. Roberto Finocchiaro

Facebook e Instagram fanno proselitismo per convincere gli utenti ad attivare il tracciamento pubblicitario sui dispositivi aggiornati ad iOS 14.5. Nella nota condivisa dalle due app campeggia una frase che sta facendo discutere, minacciando la possibilità che i due social network diventino in futuro a pagamento. 

Facebook e Instagram puntano i piedi contro le modifiche disegnate da Apple con l’ultimo iOS 14.5 (Screenshot)

Il nuovo iOS 14.5 ha sparigliato le carte dal tavolo della privacy, consegnando per la prima volta maggior potere decisionale nelle mani dell’utente. Una svolta storica, destinata tuttavia ad impattare negativamente sulle grandi imprese dell’industria tecnologica: il malcontento dei giganti del settore serpeggia ormai da qualche settimana e il timore di far fronte a contraccolpi finanziari si fa adesso sempre più dirompente.

Alla luce delle recenti modifiche, ogni utilizzatore di un iPhone o di un iPad avrà infatti il diritto di prestare il proprio assenso o diniego al tracciamento pubblicitario per ciascuna applicazione installata sul dispositivo personale: sarà sufficiente, nel caso di specie, un semplice clic sul pop-up che si aprirà al primo avvio del programma.

Il tracciamento costituisce un importante serbatoio nei bilanci societari, in quanto permette alle aziende tecnologiche di poter affittare spazi pubblicitari personalizzati all’interno della propria app. Gli annunci visualizzati a schermo dipenderanno, in buona sostanza, dalle abitudini online dei consumatori e dai dati di navigazione raccolti. Avete cercato di recente, ad esempio, informazioni in rete su una determinata automobile? Non è un caso che su Facebook, Instagram e, più in generale, su tutte quelle app che vendono spazi di propaganda a beneficio di aziende terze, appaiano informazioni pubblicitarie riguardanti un veicolo a quattro ruote. In ragione dei mutamenti apportati dal nuovo iOS 14.5, tutto questo non sarà tuttavia più possibile laddove l’utente apponga il proprio secco diniego al tracciamento personale. Verrà meno, in poche parole, quella personalizzazione delle reclame delle app.

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Facebook e Instagram diventeranno in futuro a pagamento?

Mark Zuckerberg contrario alle nuove modifiche apportate da Apple con iOS 14.5 (AdobeStock)

Il discorso alla base è molto semplice: minori sono le informazioni sugli usi e costumi dei consumatori, maggiore sarà la difficoltà di poter dare avvio a campagne marketing specifiche e perciò efficaci in termini di risultato finale. Da qui trova quindi cittadinanza il malcontento dei giganti del settore tecnologico, con Facebook che sta addirittura recitando l’ingrato ruolo di capopopolo, mettendo in atto iniziative volte a sensibilizzare l’utente su una tematica apparentemente e aprioristicamente trascurabile sotto gli occhi del classico consumatore medio. Un modo, insomma, per far sì che non venga presa una decisione “alla leggera”, ma quantomeno ponderata, ragionata e, soprattutto, informata.

Mark Zuckerberg, fondatore del rinomato social network, ha ad esempio acquistato intere pagine di importanti quotidiani americani per spiegare al lettore l’importanza del tracciamento per la società di Menlo Park, in California. E per avvicinare ulteriormente l’obiettivo, ha deciso di sfruttare la popolarità mondiale raggranellata dalle app Facebook e Instagram. In queste ore, infatti, tutti coloro i quali avvieranno i due programmi su un dispositivo aggiornato ad iOS 14.5 noteranno una schermata informativa in cui vengono illustrati i motivi che dovrebbero spingere l’utente a prestare il proprio assenso al tracciamento. Uno di questi è senza dubbio dirompente nelle sue potenzialità future: il mantenimento gratuito delle due app.

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Benché non si tratti di un vero e proprio aut aut, appare quantomeno scontato ogni implicito riferimento a possibili mosse future (e rimarchiamo il condizionale, giacché d’obbligo) tutt’altro che favorevoli per gli utenti, che potrebbero esser costretti a sborsare una qualche cifra per navigare su Facebook e Instagram. Andrà davvero così? Difficile dirlo, ma l’ipotesi è ad oggi poco probabile: ambedue le piattaforme social hanno già senz’altro ingenti ricavi a fronte di un utilizzo globale.

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A. Roberto Finocchiaro

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