E’ stato un venerdì di passione per Mark Zuckerberg. La Festa del Papaà rovinata dal tilt che per circa un’ora ha colpito Facebook (Messenger), whatsapp e Instagram, tutti e tre down a causa di problemi tecnici probabilmente ascritti al server, per la gioia, indirettamente, di Twitter e Telegram che hanno fatto numeri incredibili con il passaggio di milioni di utenti sulle loro piattaforme. Gli hashtag #whatsappdown e #instagram trend topic.
Se milioni di utenti si sono sfogati su altri social e piattaforme attraverso i loro post, Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, comunemente conosciuto come Codacons, non l’ha presa affatto bene.
Facebook, whatsapp e Instagram down. “Non è la prima volta che si registrano simili black-out”
“In un momento in cui milioni di italiani sono costretti a lavorare in smartworking, disservizi come questi causano pesanti disagi e rallentano l’attività dei cittadini, impendendo di inviare messaggi anche importanti”. Così la nota del Codacons. La reazione stizzita dopo il down del venerdì di passione di Facebook (Messenger), Whatsapp e Instagram.
LEGGI ANCHE >>> Smartphone e tablet, far giocare i bambini più di un’ora al giorno è dannoso
“Anche Instagram risulterebbe coinvolto nei disagi, ma è soprattutto il down di Whatsapp a scatenare le ire degli utenti e a creare i maggiori problemi – continua la nota del Codacons – non è la prima volta che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di emergenza sanitaria e di smartworking forzato appaiono ancora più gravi”.
LEGGI ANCHE >>> Apple, Face ID: un nuovo algoritmo per migliorare il migliorabile
Ecco la logica conseguenza della nota ufficiale del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. “Per questo chiediamo a Facebook, proprietaria di WhatsApp e Instagram, di risarcire in modo automatico tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme di indennizzo più adeguate”.
La risposta di Mark Zuckerberg, ufficialmente, ancora non c’è stata. Il down di Facebook Messenger, Whatsapp e Instagram di venerdì è durata per circa un’ora, dove tutti e tre gli assi in mano all’imprenditore statunitense non sono stati affatto vincenti, prima andando a singhiozzo, poi crollando. Quante cose si sarebbero potute fare in quel venerdì di passione di Mark Zuckerberg? Tante.