Qualche giorno fa, se ricorderete, avevamo parlato di Fairphone, il primo smartphone equo e solidale, un progetto che puntava a proporre una produzione diversa rispetto alle troppe catene produttive insanguinate che contraddistinguono purtroppo molti
Qualche giorno fa, se ricorderete, avevamo parlato di Fairphone, il primo smartphone equo e solidale, un progetto che puntava a proporre una produzione diversa rispetto alle catene produttive “insanguinate” che contraddistinguono purtroppo molti dispositivi di altrettante aziende operanti nel settore. Come avevamo scritto la scorsa settimana, la società olandese aveva posto un traguardo minimo di 5000 preordini per cominciare la produzione di questo speciale smartphone: notizia di queste ore è che il risultato è stato raggiunto e che presto verrà distribuito ad un prezzo speciale di 325 euro nella versione “Limited Edition”.
Il device viene verrà costruito in Cina, dove Fairphone fa sapere di essersi impegnata direttamente per garantire condizioni di lavoro migliori e giusti salari, senza sfruttamento o turni di lavoro estenuanti. Inoltre una parte dei ricavi ottenuti dalla vendita degli speciali smartphone (circa 3 euro a telefono) andrà a finanziare un programma per lo smaltimento dei rifiuti elettronici. Un impegno a 360 gradi, quindi, che rende Fairphone una delle realtà più interessanti sul mercato, che potrebbe influenzare anche le società concorrenti nel prossimo futuro.
Miquel Ballester, uno dei fondatori di Fairphone, fa sapere in un intervista a ZDNet che si tratta solo dell’inizio e che è ancora difficile poter assicurare di avere una catena produttiva completamente “pulita”. Il gruppo, però, si è impegnato per ottenere il risultato migliore possibile e con la crescita del brand cercherà di realizzare un prodotto al 100% libero da guerre e sfruttamento. Utopia? Sogni? Per ora possiamo dire che si tratta di un ottimo inizio.