L’FBI ha utilizzato un software di riconoscimento facciale per scandagliare Instagram, trovando uno dei criminali che cercava.
Nel mondo di oggi è veramente difficile nascondersi per davvero. Infatti viviamo in una società dove il culto dell’immagine e per l’immagine è estremamente forte e quindi è davvero impossibile pensare di sparire del tutto e in modo netto dalla realtà. In questo senso i social network non fanno altro che spingere tutti gli utenti a condividere sempre di più le proprie immagini e quelle degli altri, per una lunghissima serie di motivi: soddisfazione personale, divertimento, conferma di se stessi, ricerca di approvazione, status. Ebbene proprio grazie ad una foto apparentemente innocente, l’FBI è riuscita ad individuare e poi arrestare un criminale che stava cercando da diverse settimane. Uno dei tanti che hanno partecipato all’assalto a Capitol Hill.
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Riconoscimento facciale su Instagram, uomo arrestato
Tramite una foto pubblicata sull’account della propria fidanzata, Stephen Randolph è stato individuato. Tramite dei confronti con delle immagini e le registrazioni dell’assalto, l’FBI è arrivata alla conclusione che l’uomo ha partecipato all’attacco. Subito le forze dell’FBI si sono attivate e hanno proceduto con il fermo e con l’arresto dell’uomo, che di fatto ha ammesso di essere colpevole e di aver partecipato all’assalto. Non solo, è anche accusato di violenza contro pubblico ufficiale, dato che le immagini lo hanno inquadrato mentre attaccava e spingeva una poliziotta per le scale, facendole sbattere con forza la testa sulle scale. E quindi causandole una commozione cerebrale.
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Un altra accusa che si aggiunge a tutte quelle relativa al caos di Capitol Hill, che di certo non renderanno semplice il lavoro dei suoi avvocati nei prossimi mesi. Ormai da tanto l’FBI e altri enti governativi stanno utilizzando i social network come luogo da scandagliare mediante apparecchi di riconoscimento facciale, e ancora una volta gli algoritmi più sofisticati si rivelano incredibilmente funzionali.