Guai in vista per un ex proprietario di un negozio al dettaglio T-Mobile a Eagle Rock. E’ stato ritenuto colpevole da una giuria di 14 accuse penali federali per il suo piano da 25 milioni di dollari. E rischia addirittura l’ergastolo.
Per svariato tempo, il proprietario del negozio by T-Mobile ha rubato le credenziali dei propri dipendenti, accedendo illegalmente al computer interno dell’azienda sistemi per “sbloccare” e “sbloccare” illecitamente i cellulari, come rivelato dal Dipartimento di Giustizia locale.
La giuria ha ritenuto Argishti Khudaverdyan, ex proprietario di un negozio T-Mobile, colpevole di aver utilizzato credenziali rubate per sbloccare “centinaia di migliaia di cellulari” da agosto 2014 a giugno 2019.
Un furto da venticinque milioni di dollari
Secondo il comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia e un atto d’accusa depositato all’inizio di quest’anno, Khudaverdyan ha guadagnato circa 25 milioni di dollari, grazie anche al bypass dei blocchi dei gestori di telefoni cellulari, smarriti o rubati.
Per anni, secondo l’accusa, Argishti Khudaverdyan ha utilizzato diverse tattiche per acquisire le credenziali dei dipendenti di T-Mobile necessarie per sbloccare i telefoni, inclusi phishing, ingegneria sociale e persino convincere il dipartimento IT del vettore a reimpostare le password dei superiori, consentendogli l’accesso.
Il Dipartimento di Giustizia afferma che l’uomo ha avuto accesso alle credenziali di oltre 50 dipendenti e le avrebbe utilizzate per sbloccare i telefoni da “Sprint, AT&T e altri vettori”. Secondo l’accusa, Khudaverdyan è stato in grado di accedere agli strumenti di sblocco di T-Mobile su Internet aperto fino al 2017. Dopo che il vettore li ha spostati sulla sua rete interna, Khudaverdyan avrebbe utilizzato le credenziali rubate per accedere a quella rete tramite Wi-Fi su T-Mobile.
Il DOJ afferma che Khudaverdyan era co-proprietario di un negozio T-Mobile chiamato Top Tier Solutions Inc per alcuni mesi nel 2017, anche se il vettore ha finito per rescindere il contratto del negozio a causa di comportamenti sospetti. Anche l’altro comproprietario, Alen Gharehbagloo, è stato accusato di frode e accesso illegale ai sistemi informatici e si è dichiarato colpevole. Nel corso degli anni, il DOJ afferma che Khudaverdyan ha commercializzato i suoi servizi di sblocco tramite e-mail, broker e vari siti Web, dicendo ai clienti che erano sblocchi ufficiali di T-Mobile.
Khudaverdyan dovrà affrontare condanne massime di legge di 20 anni in prigione federale per ogni conteggio di frode telematica, 20 anni in prigione federale per cospirazione per riciclaggio di denaro, 10 anni in prigione federale per ogni conteggio di riciclaggio di denaro, cinque anni in prigione federale per ogni conteggio di accesso intenzionale a un computer senza autorizzazione per ottenere informazioni, cinque anni in prigione federale per il conteggio di accesso a un computer per frodare e ottenere valore e due obbligatori anni di carcere federale per furto d’identità aggravato. Un ergastolo in piena regola.