Potente ed efficiente: i due ingredienti di Galaxy S22 potrebbero affondare le proprie radici grazie a una innovativa tecnologia già al vaglio da parte di Samsung.
Mentre la rete continua ad attendere spasmodicamente l’uscita dei nuovi pieghevoli, Samsung inizia ad intensificare i lavori per lo sviluppo della serie Galaxy S22. Le caratteristiche del nuovo smartphone Android top di gamma sono già state definite nelle sue principali spigolature e sappiamo già che il comparto fotografico costituirà il fiore all’occhiello dell’intera gamma, unitamente alla scheda grafica realizzata in collaborazione con AMD. I rumors dell’ultima ora insistono tuttavia su un’altra caratteristica degna di rilievo e le voci, benché ancora non confermate, sembrano comunque effettivamente plausibili.
In particolare, secondo alcuni media taiwanesi – che citano espressamente fonti legate alla catena di approvvigionamento di Samsung – sembrerebbe ormai in dirittura di arrivo l’implementazione di un sistema di raffreddamento a vapore sull’intera serie Galaxy S22, attesa ufficialmente nella finestra temporale compresa tra gennaio e febbraio dell’anno prossimo. Per i meno esperti, tale meccanismo avrà il compito di ridurre drasticamente il calore generato dai componenti, con vantaggi certamente dirompenti: minor dispendio di autonomia e incremento della potenza.
Una notizia che in fondo si lega a doppio filo con il sempre più probabile approdo delle schede grafiche realizzate da AMD, fattore quest’ultimo destinato a far lievitare verso l’alto la “forza bruta” dei nuovi Galaxy S22, con conseguenze che potrebbero incidere negativamente sui consumi. Da qui può così spiegarsi la scelta di implementare un sistema di raffreddamento più efficiente.
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La tecnologia è già stata sperimentata da Samsung con la serie Galaxy S20 e Note 20 ma con risultati non propriamente incisivi. Probabile quindi che il gigante di Seoul abbia lavorato sodo – e qui si spiega anche la scelta di non implementarla sugli attuali smartphone, tra cui anche l’imminente Galaxy Z Fold 3 – per migliorare i meccanismi e far sì che gli appositi componenti non siano propriamente aleatori, ma diano in qualche modo un contributo positivo.
Il raffreddamento a camera di vapore prevede l’implementazione di un particolare sistema di dissipazione sotto la scocca avente lo scopo di abbassare le temperature generate dai principali componenti. L’ingrediente segreto verte sulla presenza di un minuscolo contenitore metallico capace di accogliere in sottovuoto una risibile quantità di liquido: quest’ultimo si trasforma in gas con l’incremento delle temperature e viene poi condensato una volta che lo smartphone si raffredda. Un meccanismo insomma circolare tramite il quale è possibile ridurre drasticamente il calore dentro la scocca, migliorando le prestazioni in alcuni frangenti (come app pesanti e giochi), ma anche l’autonomia del dispositivo.
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Una tecnologia senz’altro innovativa e peraltro già al vaglio di svariate aziende. Xiaomi, ad esempio, è tra le prime ad aver installato un sistema di raffreddamento a camera di vapore sul suo completissimo Mi 11 Ultra e una simile peculiarità dovrebbe esser riproposta anche sul prossimo Mi MIX 4.
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