Galaxy Watch Active 4 sarà uno dei primi smartwatch ad adottare Wear, nato dalla convergenza da WearOS e TizenOS. Il nuovo indossabile segnerà un importante salto generazionale grazie ad un rinnovato design e ad un processore meno energivoro.
All’indomani dell’ufficializzazione di Wear, nuovo sistema operativo nato dalla collaborazione tra Google e Samsung, arrivano alcuni rumors su uno dei primi smartwatch che potrebbe sfruttare la neonata piattaforma software dedicata agli indossabili. Secondo le informazioni raccolte su Twitter dall’affidabile Ice Universe – spesso e volentieri in prima fila quando si tratta di dispositivi Samsung – il Galaxy Watch 4 Active sarà animato da un nuovo chipset strutturato secondo i paradigmi di un processo produttivo a cinque nanometri.
Benché sia ancora ignoto il nome del produttore – potrebbe verosimilmente trattarsi della stessa Samsung e, in particolare, di una versione aggiornata dei suoi Exynos – appaiono senza dubbio rimarchevoli i benefici pratici di una tale scelta, ad incominciare dalla durata della batteria. Valga in quest’ottica un raffronto con l’attuale generazione di indossabili realizzati dall’azienda coreana – Galaxy Watch 3 e Galaxy Watch Active 2 – ambedue caratterizzati dal SoC Exynos 9910 costruito sul processo a 10 nanometri.
Il salto tecnologico è insomma evidentissimo e addensa miglioramenti riconducibili sia sotto il fronte della velocità d’esecuzione, ma anche – come già affermato – dell’autonomia. Fattori quest’ultimi già al centro della rivoluzione di Wear, il cui alleggerimento software (e in particolare l’utilizzo di core hardware a bassa frequenza) dovrebbe assicurare – quantomeno sulla carta – un incremento dei livelli di carica rispetto alle attuali piattaforme WearOS e TizenOS.
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Di concerto con i miglioramenti hardware, il nuovo smartwatch Samsung inaugurerà qualche piccolo ritocco all’estetica. Secondo le indiscrezioni riportate dalla fonte, pare infatti che Galaxy Watch Active 4 farà sfoggio di cornici piuttosto sottili, ma anche da un vetro completamente piatto – anziché di tipo 2.5D – a copertura del display, ancora e una volta in formato circolare. Come da tradizione dei migliori orologi, l’indossabile coreano metterà altresì in mostra materiali di un certo spessore, come il telaio in alluminio oppure – sulla falsariga dei modelli più costosi del rivale Apple Watch – in acciaio inossidabile.
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Galaxy Watch Active 4 e la versione per così dire “tradizionale” Galaxy Watch 4 debutteranno ad agosto in occasione della presentazione degli smartphone pieghevoli di Samsung. Il posizionamento commerciale del primo modello – realizzato nei formati da 40 e 42 millimetri, quest’ultimo più piccolo rispetto all’attuale Galaxy Watch Active 2 – dovrebbe attestarsi entro le 300 euro, duellando a distanza con l’Apple Watch SE presentato soltanto qualche mese addietro.
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