Giornali online gratis, duro colpo alla pirateria: sequestrate 32 piattaforme illecite

L’operazione intitolata “Black Screen” ha portato al blocco di 32 piattaforme illecite dedite alla diffusione di giornali online gratis, lasciando “al buio” oltre 500.000 lettori

Nuova operazione condotta dalle forze dell’ordine per dare una ulteriore spallata alla pirateria editoriale e dei giornali online gratis, fenomeno quest’ultimo acuito soprattutto con il sopravanzare della pandemia. I finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi hanno infatti oscurato e sequestrato 32 piattaforme illecite tra siti Internet e canali attivi sui principali social network (Telegram in primis, ma anche Facebook, Instagram e Twitter) dediti appunto alla diffusione illecita di giornali e periodici.

Giornali online gratis 32 piattaforme bloccate
Bloccate 32 piattaforme illecite che diffondevano giornali online gratis (Unsplash)

Dalle risultanze dell’indagine, avviata durante il mese di dicembre dopo la collaborazione del reparto speciale delle fiamme gialle con la F.I.E.G. (l’acronimo di Federazione Italiana Editori Giornali), è stata scoperta l’illecita divulgazione di quotidiani, periodici e riviste, con un giro d’utenza di oltre 500.000 lettori, che ai sensi dell’art. 174 ter della Legge sul diritto d’autore potrebbero a questo punto rischiare una sanzione amministrativa di 154 euro, aumentata a 1.032 euro in caso di recidiva.

Giornali online gratis: rischio sanzioni amministrative e attacchi phishing per chi legge “a scrocco”

Giornali online gratis 32 piattaforme bloccate
Rischio di sanzioni amministrative e di attacchi phishing per chi legge “a scrocco” giornali online gratis (Unsplash)

Il fenomeno della pirateria online e, nel caso di specie, della pirateria editoriale, danneggia la vendita di prodotti digitali e sottrae risorse importanti per la normale attività svolta dalle case editrici. Un danno economico che si somma, per i fruitori “a scrocco” di giornali online gratis, in seri rischi di attacchi phishing, oltre che della possibile ricordata comminazione di sanzioni. Dalle indagini è stato infatti scoperto che la lettura gratis dei quotidiani e periodici su siti illeciti e piattaforme social prevedeva in taluni casi, da parte dei soggetti proprietari dei canali abusivi, la pubblicazione di link che indirizzavano gli utenti su piattaforme terze dove potersi registrare gratuitamente per accedere a servizi digitali o a proposte commerciali a prezzi particolarmente vantaggiosi. Una trappola che ben potrebbe essere sfruttata dai malintenzionati, tenuto conto che ai fini della registrazione in tali piattaforme, gli utenti sono obbligati a inserire i propri dati personali e finanziari, con il rischio di subire attacchi phishing oppure, più semplicemente, l’attivazione indebita di servizi a pagamento.

L’operazione, denominata emblematicamente “Black Screen“, ha portato al sequestro delle piattaforme per la lettura gratis, su impulso della Procura della Repubblica di Roma, che ha aperto un fascicolo e avanzato al GIP richiesta di sequestro. Per chi diffonde i giornali sfruttando la pirateria editoriale, sono previste misure diverse, dalla multa fino a 2.065 irrogata ai sensi dell’art. 171 della Legge sul diritto d’autore, fino a 15.493 euro se il file sharing è a fini di lucro e possibile reclusione (da 1 a 4 anni) disposta dal giudice.

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