Giro di vite Google: la decisione presa su Chrome

Andava fatta qualcosa. Anche a stretto giro di posta. Già, le notifiche rappresentano un problema urlato a squarciagola da milioni di utenti. Così il colosso di Mountain View prova con un giro di vite a dare una bella sterzata alla questione.

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Chrome, giro di vite di Google – Adobe Stock

Google sta lavorando per ridurre il numero di notifiche di Chrome indesiderate che riceve un utente, bloccando le notifiche dai siti Web che l’azienda considera “dirompenti”. Le notifiche in Google Chrome, e nel Web in generale, sono innegabilmente un problema in questo momento. In alcuni giorni sembra che quasi tutti i siti Web che provi a navigare richiedano il permesso di inviarti notifiche, spesso senza che tu abbia mai fatto clic su un pulsante.

Tra i siti Web che richiedono costantemente il permesso per utilizzare i cookie e le app che devono richiedere molte autorizzazioni per funzionare, può essere facile fare clic senza pensarci su “Consenti” quando viene chiesto se si desidera ricevere notifiche.

Google e un approccio più forte per combattere lo spam di notifica

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Google Chrome – Adobe Stock

Prima che un utente se ne accorga, il suo browser web riceve periodicamente il ping con le ultime ricette da un sito di cui ci si è completamente dimenticato. Ma questo sarebbe pure il male minore. Già, la situazione degenera e diventa più ingarbugliata se un utente finisce per abbonarsi alle notifiche di Chrome da un portale che invia spam, a titolo definitivo.

Google ha già compiuto progressi su questo tema negli ultimi anni, “smorzando” la richiesta di notifica da siti web che abusano delle notifiche o chiedono il permesso in modo fuorviante. Quando un sito è stato disattivato per questo motivo, infatti, Chrome avverte l’utente che quel determinato portale potrebbe essere ingannevole.

Il colosso di Mountain View sta cercando un approccio più forte per combattere lo spam di notifica. Secondo una nuova modifica del codice, Chrome sarà presto in grado di revocare automaticamente l’autorizzazione di un sito web all’invio di notifiche, con il fine di bloccare bloccare eventuali tentativi futuri di richiedere l’autorizzazione.

La differenza fondamentale è che anche se un utente ha consentito accidentalmente le notifiche da un sito dannoso, Chrome interverrà e interromperà del tutto. In confronto, le protezioni esistenti di Chrome sono progettate solo per convincerti a non concedere tale autorizzazione, lasciando all’utente la scelta.

Ciò non dovrebbe influire sulla stragrande maggioranza dei siti web che inviano notifiche tramite Chrome oggi, solo quelli che Google ha ritenuto “dirompenti”. Non è chiaro però se questo sarà diverso dall’elenco esistente di siti le cui richieste di notifica sono state disattivate o se si tratta di un metodo di deterrenza separato. La funzione sembra essere destinata esclusivamente a mantenere Chrome privo di spam.

La giustificazione di Google è che questi tipi di notifiche di disturbo violano i “termini di servizio per gli sviluppatori” dell’azienda, che menzionano il mancato utilizzo delle API per inviare qualsiasi forma di spam.

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