Gli arabi fiutano l’affare per l’era post-petrolifera. E prendono parte di Vodafone

Circa trecento milioni di clienti, sparsi in tutto il mondo. Un portafoglio gigantesco che interessa circa venti paesi del pianeta. Un operatore del genere non può che attirare possibili compratori. Così gli arabi fiutano l’affare e mettono a segno un colpo che ha fatto il giro del mondo.

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Vodafone – Adobe Stock

La società del gruppo di telecomunicazioni Emirates PJSC “e&” (Gruppo Etisalat) desidera informare che ha acquisito circa 2.766 milioni di azioni Vodafone Group Plc che rappresenta il 9,8% della quota emessa da Vodafone capitale (escluse azioni proprie) per l’acquisto costo di circa 4,4 miliardi di dollari”.

Comincia così la nota ufficiale araba. “Abbiamo investito in Vodafone per guadagnare una significativa esposizione a un leader mondiale in connettività e servizi digitali – si legge sempre nella nota – Vodafone è uno dei più forti e globali marchi riconosciuti nel settore delle telecomunicazioni. È un pioniere della trasformazione digitale e offre alcune delle tecnologie più avanzate e soluzioni di nuova generazione, tra cui IoT, Telematica, soluzioni B2B e FinTech servizi, nell’industria delle telecomunicazioni e per il beneficio della società più ampia”.

La società con sede negli Emirati Arabi Uniti diventa subito il maggiore azionista di Vodafone

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Dubai, Emirati Arabi – Adobe Stock

La società, precedentemente nota come Etisalat Group e ora ribattezzata e&, ha offerto circa 1,59 dollari per azione, almeno secondo i calcoli di Bloomberg. Questo è un premio di circa il 10% rispetto al prezzo di chiusura di Vodafone di 117,82.

L’acquisto rende la società con sede negli Emirati Arabi Uniti il maggiore azionista di Vodafone, davanti a BlackRock Inc., Vanguard Group Inc. e HSBC Holdings Plc, sempre secondo i dati di Bloomberg. E&, controllata dallo stato arabo, ha fatto capire che intende rimanere un investitore a lungo termine, ma non farà un’offerta per il resto di Vodafone.

L’affare messo a segno dagli arabi ha avuto subito una conseguenza ovviamente: le azioni di Vodafone sono schizzate in borsa, aumentate di quasi il 5% quest’anno, a quasi la metà del massimo del 2018, e vicino ai minimi del crollo delle dot-com nel 2002.

“Non vediamo l’ora di costruire una relazione a lungo termine” con e&, ha affermato Vodafone in una nota. L’acquisto di una partecipazione in Vodafone fa eco all’accumulo di una quota del 18% in BT Group Plc da parte del miliardario francese Patrick Drahi, presidente della società di telecomunicazioni Altice, autore di un accordo a scopo di investimento finanziario.

Una mossa, dunque, che non fa altro che confermare la strategia degli Emirati Arabi Uniti. Che stanno cercando di preparare la propria economia per un’era post-petrolifera, investendo la loro ricchezza in industrie in crescita all’estero.

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