Il motore di ricerca di Google è fantastico in ogni sua forma, ma non perfetto di sicuro. Questo ci fa capire che abbia dei difetti che andrebbero effettivamente corretti, ma grazie a quale nuovo supporto?
La storia dietro i progetti di casa Mountain View è davvero travagliata, perché per quanto possano risultare essere interessanti le varie applicazioni che propone, a volte vengono a galla dei bug fastidiosi o delle falle pericolose che incidono molto sulle prestazioni dell’attività del servizio in questione. E nonostante vengano corretti in tempo, purtroppo appaiono nuovamente e in modi sempre più diversi e complicati.
I primi ad essere solitamente colpiti sono proprio i motori di ricerca, che essendo grandi e capaci di portarci ad un qualunque sito esistente, ovviamente ci espongono anche a dei rischi da non sottovalutare. Il più delle volte vengono a crearsi degli errori Zero-Days che dovrebbero ricevere delle correzioni il più velocemente possibile, e per fortuna, come spesso accade grazie alla casa produttrice, succede proprio questo.
Il debutto di Speedometer 3: ora la sicurezza sarà ineguagliabile
Ma data la chiara vulnerabilità di Chrome, esisterebbe un modo sano e soprattutto utilitario di rispondere al problema? In origine non ci sarebbero soluzioni rapide, tuttavia una recente collaborazione tra Google e altre compagnie tech molto grandi potrebbe portare ad ottenere un risultato che non si era mai visto in precedenza. Qual è questo fantomatico esito di cui parliamo, e che cosa cambierà nel browser?
Google, a causa del fatto che Chrome sia più vulnerabile del previsto, ha deciso di collaborare con Apple e Mozilla al fine di migliorare la sua difesa informatica nella maniera più efficace possibile. Per farlo non hanno pensato di aggiungere funzioni particolari o strumenti mai visti in precedenza, quanto più un benchmark di analisi: Speedometer 3.
A cosa serve in origine? Di solito servirebbe per analizzare le prestazioni hardware di un dispositivo mettendolo sotto stress, il quale emana molti dati indicativi che servono a determinare un punteggio specifico e che aiuta gli esperti a capire quanto sia effettivamente prestante. In questo caso, però, la sua utilità è differente dato che sia destinato ad analizzare un browser e non un device.
Lo Speedometer 3, in questo caso, sarà necessario per misurare la reattività delle applicazioni web cronometrando le interazioni simulate degli utenti sui vari carichi di lavoro. Così facendo è in grado di esporre dei dati precisi e di dirci se ci sia qualcosa che rallenta o danneggia il browser in tempo reale; è ciò di cui avevamo bisogno. Non è ancora disponibile, ma a giudicare dai rumor pare che sia attualmente in fase di sviluppo.