Per il momento è un test pilota. Un pensiero stupendo venuto in mente a Google. Big G ha intenzione di capire suo software, basato sull’Intelligenza Artificiale, naturalmente, può migliorare l’efficienza dei semafori.
I semafori mal cronometrati non sprecano solo minuti preziosi. Lo ha sottolineato il responsabile della sostenibilità di Google, Kate Brandt, a un evento mediatico, sono anche dannose per l’ambiente e la salute pubblica.
Così, il colosso di Mountain View ha presentato una serie di prodotti e aggiornamenti incentrati sulla sostenibilità, che mirano ad aiutare gli utenti a prendere decisioni più informate e rispettose dell’ambiente. Non solo.
Google e l’Intelligenza Artificiale: un’arma di riduzione dell’inquinamento
Google sta lavorando a un ambizioso progetto che potrebbe utilizzare l’intelligenza artificiale per rendere i semafori più efficienti e, di conseguenza, ridurre l’inquinamento in generale. Il problema sostanziale nasce nel momento in cui un veicolo si ferma a un incrocio, quel tempo di inattività porta a spreco di carburante e “più inquinamento atmosferico a livello stradale“, Parola di Kate Brandt, Chief Sustainability officer di Google.
L’intenzione di Google è quello di sfruttare l’Intelligenza Artificiale per misurare e calcolare le condizioni del traffico e i tempi agli incroci di una città, quindi cronometrarli in modo più efficiente. Brandt ha anche affermato che uno dei gruppi di ricerca sull’intelligenza artificiale dell’azienda è stato in grado di calcolare e raccogliere accuratamente questi dati e addestrare un modello per ottimizzare le intersezioni inefficienti.
Finora Google ha condotto progetti pilota in quattro sedi in Israele, in collaborazione con i comuni di Haifa, Beer-Sheva e Israel National Roads Company. Da Mountain View sono convinti di aver scovato una “riduzione dal 10 al 20 percento del carburante e del tempo di ritardo agli incroci”. Google non ha condiviso alcun dettaglio sul traffico giornaliero medio in quegli incroci, sebbene un video clip dell’evento mostrasse un incrocio abbastanza trafficato. Big G non ha ancora spiegato come funzionerebbe l’intelligenza artificiale con i sistemi attuali e le luci attorno a incroci specifici.
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“Siamo all’inizio – puntualizza Kate Brandt – ma sulla scorta di questi risultati promettenti, stiamo ora avviando nuovi piloti a Rio de Janeiro e parlando con altre città in tutto il mondo”. Anche se probabilmente mancano ancora almeno anni all’intelligenza artificiale per gestire le nostre intersezioni di traffico, questo è uno dei passi verso la visione di città completamente intelligenti, su cui l’industria sta lavorando collettivamente da anni.
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L’idea di lasciare che sia l’IA a decidere quando lasciare che i veicoli si fermino o vadano, può sembrare nella migliore potenzialmente rischiosa, ma l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei semafori è utile. Proprio per questo i test sono importanti, se dovessero essere trovati convenienti misure di sicurezza in atto, si potrà ridurre una quantità significativa di carburante sprecato e inquinamento dovuto ai gas di scarico.