Il 30 giugno 2016, dopo diversi mesi di attesa, finalmente Google ha rivelato il nome ufficiale per la prossima iterazione del suo sistema operativo mobile e così Android N si svela e si presenta: si chiama Nougat, che in italiano significa ‘Torrone’. In occasione dell’annuncio del nuovo nome di Android, Google ha scoperto, davanti alla sua sede a Mountain View in California, la statua Android Nougat.
Dalla terza versione in poi, per il suo sistema operativo mobile Google ha sempre utilizzato nomi di dolci e golosità, come ad esempio: Cupcake, Donut, Eclair, Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice Cream Sandwich, Jellybean, KitKat, Lollipop, e Marshmallow e la scelta dell’iniziale del nome è stata scelta in base all’ordine alfabetico, partendo dalla ‘C’.
A metà del 2016 sembrava che Android N dovesse fare il suo debutto sui telefoni in autunno, poiché è in questo che di solito veniva distribuita la nuova versione di Android sui i nuovi dispositivi Nexus.
L’account ufficiale @Android ha condiviso un twitter: “Introducing #AndroidNougat. Thank you, world, for all your sweet name ideas! #AndroidNReveal”.
Non ci sono invece ancora informazioni sul numero ‘7’; infatti Android 6 Marshmallow, che è l’iterazione precedente, non è mai andata oltre la versione 6.0., perciò Nougat potrebbe essere sia la versione 6.1 che quella 7.0.
Prima dell’annuncio di Android Nougat del 30 giugno la società produttrice di smartphone HTC ha dichiarato che i telefoni di ultima generazione avrebbero ricevuto l’ultima versione del sistema operativo di Google. L’annuncio di HTC è giunto attraverso l’account Twitter ufficiale della società di Taiwan. I modelli che saranno sicuramente aggiornati sono: HTC 10, HTC One M9 e HTC One A9.
Sebbene non ci siano ancora notizie su quando avverrà il rilascio dell’aggiornamento di Android Nougat su questi tre telefoni, sicuramente i modelli sopra elencati saranno aggiornati solo dopo che Google avrà aggiornato i suoi dispositivi Nexus alla versione stock del nuovo sistema operativo.
Presto quindi anche gli utenti Android potranno aprire un menu ed accedere direttamente ad una parte più specifica dell’app in questione, semplicemente tenendo premuto sull’icona di un’app della homescreen. Ad esempio, l’app di Facebook per iOS sfrutta il 3D Touch di Apple dell’iPhone 6s per permettere agli utenti di aprire un menu con diverse opzioni, tra cui la fotocamera per scattare foto o registrare video.
Google avrebbe confermato che il supporto per display sensibili alla pressione viene introdotto in Android Nougat a causa dell’aumento della domanda delle aziende produttrici che vogliono inserire questa funzionalità nei propri dispositivi. Disporre di un supporto nativo, ossia a livello di sistema operativo, vuol dire che i produttori non dovranno più sobbarcarsi l’onere di produrlo, come ha fatto, ad esempio l’azienda Huawei; inoltre ci sarà un miglior supporto da parte degli sviluppatori di terze parti.
Grazie ad un tale supporto da parte di Google i telefoni Android potranno disporre di collegamenti aggiuntivi sulla homescreen che mostreranno funzionalità dirette quando si tiene premuta l’icona di un’app, proprio come avviene ora su iPhone 6S.
Nonostante l’introduzione della funzione in Android Nougat da parte di Google, non tutti i telefoni Android avranno il supporto per il Force Touch, poiché ciascun produttore deciderà se implementare un display sensibile alla pressione per ciascun modello, abilitando o disabilitando di conseguenza la funzione.
Altre nuove caratteristiche che dovrebbero essere state integrate nel nuovo Android Nougat sono:
Ci sarà inoltre una nuova schermata in cui l’utente potrà raccogliere le proprie ‘informazioni di emergenza’, il cui scopo è di fornire le informazioni utili riguardanti il possessore dello smartphone nel caso dovesse trovarsi in condizioni di emergenza.
Questa nuova funzione richiede l’inserimento di dati personali, come il nome, l’indirizzo di residenza, la data di nascita, informazioni mediche tipo il gruppo sanguigno, o allergie note all’utente, i farmaci che si assumono regolarmente, in modo che in situazioni di emergenza in cui l’utente dovesse essere privo di sensi, i soccorritori possano venire a conoscenza del suo gruppo sanguigno, la data di nascita e di possibili allergie. Con queste informazioni disponibili l’intervento dei medici potrebbe essere molto più efficace ed immediato. Una volta attivata, la schermata è visibile dalla schermata di sblocco, nonostante sia attivo il blocco di sicurezza; questo perché, anche se i difensori della privacy non saranno molto contenti, se la schermata non fosse accessibile ai soccorritori, la funzione sarebbe inutile.
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