Google ha rilasciato ufficialmente il suo nuovo sistema operativo, Fuchsia, per i dispositivi Nest Hub: un debutto silenzioso per un sistema davvero raro.
Il sistema operativo Fuchsia ha fatto la sua entrata nel mercato in silenzio, senza nemmeno un annuncio all’evento Google I/O 2021 della settimana scorsa: l’azienza lo ha rilasciato ufficialmente il 25 maggio, ma le conferme sono arrivate solo dal team di Fuchsia su Twitter.
Fuchsia è stato implementato su un unico device: il dispositivo Google Nest Hub, un display smart che misura 7 pollici e risponde ai comandi tramite l’assistente vocale Google Assitant. Inizialmente chiamato “Google Home Hub“, è arrivato sul mercato nel 2018, e nel 2019 è stato rinominato Nest Hub. Il nuovo sistema operativo sarà implementato soltanto su questo dispositivo: sono escluse le versioni di seconda generazione.
Non sono stati riportati cambiamenti significativi all’UI né nelle funzionalità dei device Home Hub: sembra che Google voglia semplicemente testare il nuovo sistema operativo sul mercato e la risposta degli utenti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Google Foto prepara la rivoluzione: tutte le novità dal 1 giugno 2021
Fuchsia, l’OS “invisibile” sviluppato interamente da Google
I’ve been waiting for this day for effectively four years now.
Sure, maybe it’s not the mind-blowing entrance we’ve been hoping for, but May 25, 2021 is a date for the history books. This is the day that Google’s Fuchsia OS launched. https://t.co/xy60oofsBX
— Kyle Bradshaw (@SkylledDev) May 25, 2021
Fuchsia è il terzo sistema operativo rilasciato da Google, ed oltre a questo lancio particolarmente silenzioso, ha un’altra caratteristica particolare: è un OS costruito da zero, senza la base di Linux. Utilizza invece il microkernel Zircon interamente sviluppato da Google, così come Flutter, il toolkit per UI e linguaggio di sviluppo principale del sistema operativo.
Il team di Fuchsia ha lavorato per sei anni per questo passaggio effettivamente “invisibile”: l’interfaccia del display smart di Google Home Hub è scritta in Flutter, ed è proprio ciò che ha reso possibile la sostituzione di Google Cast senza stravolgimenti esterni, facilitato il cambiamento di sistema operativo.
LEGGI ANCHE >>> Password, che confusione! GMail è l’account più dimenticato tra gli utenti