Google: i vostri dati non sono privati, la fregatura per gli utenti

Nuove ombre su Google e sulla sicurezza dei dati degli utenti. Stando a quanto emerso, ci sarebbe un grosso problema legato alla privacy di chi utilizza uno specifico servizio offerto Big G

La salvaguardia dei propri dati in rete è diventato uno dei temi più discussi negli ultimi tempi. A maggior ragione considerando il periodo storico che stiamo vivendo, contrassegnato da continui allarmi legati a possibili attacchi malware, phishing, nuove tecniche messe in piedi dagli hacker e tanto altro.

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Google si trova ad affrontare un nuovo problema legato ai dati degli utenti (Adobe Stock)

Non è esente da questo discorso Google, anzi. Stando a quanto spiegato dal capo del marketing di Big G Lorraine Twohill, ci sarebbe un grosso problema legato proprio alla privacy degli utenti su uno specifico servizio che viene offerto dal colosso di Mountain View. E ora si sta cercando di capire cosa fare per risolvere il tutto in tempi brevi.

Google Chrome, la modalità in incognito non è realmente privata

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Stando a quanto emerso, la modalità in incognito di Chrome non sarebbe realmente in grado di mantenere anonime le azioni dei consumatori (Unsplash)

Secondo quanto emerso, la modalità in incognito offerta da Google Chrome non garantirebbe una protezione completa dei dati degli utenti. Ne ha parlato Lorraine Twohill, capo del marketing del colosso di Mountain View. A riportare la notizia in anteprima ci ha pensato Bloomberg, e non sono ancora arrivate smentite da parte degli interessati. “Rendete la modalità incognito di Chrome realmente privata” avrebbe scritto Twohill al suo CEO Sundar Pichai in una lettera.

Questo problema va infatti a riversarsi anche sul marketing dell’azienda, con il capo che ha spiegato di trovarsi costretta ad usare un linguaggio confuso per descrivere nel dettaglio la modalità in incognito evitando problemi legali. Al momento non è chiaro se e quando ci sarà una patch o un aggiornamento per risolvere questo grattacapo non da poco.

Ma cosa bisogna fare per navigare realmente in incognito? L’unico metodo sicuro al 100% sembra essere, almeno per il momento, una VPN. Si tratta di reti private dalle quali passa il traffico, che viene rimbalzato da un server all’altro per far sì che nessuno possa tracciare il comportamento del consumatore. Coi dati trasmessi che sono criptati. Questo discorso non vale solo per Chrome, ma anche per tutti gli altri browser come Safari, Edge o Mozilla. Ce ne sono di diverso tipo e a prezzi mensili che variano in base ai benefit proposti.

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