Google, l’evoluzione del motore di ricerca: sempre meno spazio per altri siti

Googlando googlando, non c’è bisogno di andare su altri siti oltre Google. E’ questo il succo di un interessante analisi di SimilarWeb, una società di informatica fondata nel marzo del 2009 da Or Offer, con sede a Londra, che fornisce servizi di web analytics, data mining e business intelligence ad aziende internazionali.

Google (Adobe Stock)
Google (Adobe Stock)

Nel 2020, nel periodo compreso da gennaio a dicembre, il 64,82% delle ricerche su Google (sia attraverso desktop su pc, sia da smartphone) è terminato con risultati di ricerca senza bisogno di fare clic su un’altra proprietà web.

Google, l’analisi su 5,1 trilioni di ricerche (2020).

Google Assistant (Adobe Stock)
Google Assistant (Adobe Stock)

Questo numero, probabilmente, sottostima alcune ricerche su dispositivi mobili e quasi tutte le ricerche vocali, quindi è probabile che più di 2/3 di tutte le ricerche su Google siano quelle chiamate “ricerche con zero clic”, anche se è una terminologia che divide, in quanto per alcuni è fuorviante visto che una ricerca che termina con un clic all’interno della stessa SERP di Google rientra in questo raggruppamento. Tant’è.

LEGGI ANCHE >>> Novità WhatsApp, in arrivo le chat per segnalare i bug: i dettagli 

SimilarWeb ha analizzato 5,1 trilioni di ricerche su Google nel 2020. Queste ricerche sono avvenute sul pannello di oltre 100 milioni di dispositivi mobili e desktop, da cui SimilarWeb raccoglie i dati di clickstream.

LEGGI ANCHE >>> Da Perseverance a Ingenuity il passo è breve. “Il primo volo è sempre speciale”

Di queste ricerche, il 33,59% ha generato clic sui risultati di ricerca organici, l’1,59% ha generato clic sui risultati di ricerca a pagamento, il restante 64,82% ha completato una ricerca senza un clic diretto e successivo su un’altra proprietà web.

Le ricerche che generano un clic sono molto più elevate sui dispositivi desktop (50,75% di CTR organico, 2,78% di CTR pagato). Le ricerche senza clic sono molto più elevate sui dispositivi mobili (77,22%).

E’ innegabile, comunque, che con il passare del tempo, la stragrande maggioranza delle informazioni chieste dagli utenti trovano risposta direttamente nella pagina dei risultati di Google. Basta cercare un nome qualsiasi – un giocatore di calcio, piuttosto che un attore o un cantante, un vip o un politico, et voilà, Google lo scrive direttamente, senza bisogno di visitare un’altra pagina. Per tutto il resto c’è Wikipedia, sempre sulla pagina principale di Google. Bastare googlare, d’altronde.

Gestione cookie