Gli ultimi rumors sulla serie Google Pixel 6 conferma la presenza di una caratteristica a dir poco innovativa nel panorama degli smartphone Android.
L’imminente serie Google Pixel 6 sta continuando a catalizzare l’attenzione della rete, confermando la particolarità di un progetto con il quale Big G vuole dir la propria nell’affollato settore degli smartphone Android top di gamma. Le carte in serbo da parte del gigante di Mountain View sono diverse e numerose e permettono di inquadrare la nuova gamma di Pixel come la principale antagonista degli iPhone 13, quantomeno a guardare alcune particolarità.
L’elemento di maggiore interesse dei prossimi Google Pixel 6 è innanzitutto il processore: per la prima volta nella sua storia, Big G mette in panchina il classico SoC Snapdragon di Qualcomm (la cui patnership è tutt’altro che finita, come confermato da ambedue gli attori protagonisti) per far posto, invece, a un chipset interamente fatto in casa, frutto di anni di lavoro e di studio. Come dimostra un recente materiale promozionale divulgato in rete, il processore proprietario Google Tensor offrirà circa l’80% di prestazioni in più rispetto al precedente Pixel 5, ma soprattutto sfrutterà sofisticati meccanismi di intelligenza artificiale che permetteranno allo smartphone di poter tradurre messaggi e video anche in assenza di una connessione a Internet.
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Google Pixel 6 e 6 Pro avranno 5 anni di aggiornamenti Android
Da non sottovalutare poi la questione legata alla sicurezza: Pixel 6 e 6 Pro saranno i primi smartphone Android al mondo a far sfoggio di ben 5 anni di aggiornamenti, come da strategie praticate da Apple. E questo la dice lunga sull’intenzione del gigante di Mountain View di volersi prendere la testa del settore dei dispositivi top di gamma, a prescindere dal sistema operativo.
Fatta eccezione per un design maggiormente curato appannaggio della versione Pro, i nuovi smartphone di Google condivideranno l’intero impianto della loro scheda tecnica. Anche il display, ad esempio, sarà di tipo LTPO su ambedue i modelli, così come sarà garantita su entrambi la compatibilità con la protezione del vetro Gorilla Glass Victus. Google Pixel 6 Pro, tuttavia, potrebbe essere l’unico dispositivo a far sfoggio di un pannello con refresh rate a 120Hz, motivato anche da uno schermo di dimensioni più grandi.
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Dal recente materiale promozionale pubblicato in rete si evince anche qualche dettaglio in più sul comparto fotografico dei due smartphone. Strutturati da un sensore principale da 50 megapixel di derivazione Sony, i nuovi Pixel potranno far fronte su tre funzionalità di assoluto spessore, come il Magic Eraser (che permetterà di eliminare soggetti indesiderati dalle foto), Face Deblur (la rinnovata modalità ritratto escogitata da Big G) e Motion Mode, che promette invece di aggiungere più profondità alle fotografie in movimento.