Nome in codice: “Cloudripper”. Si chiama così il prossimo chip Google Tensor, che potrebbe essere annunciato nel secondo semestre del 2022, prima della presentazione della nuova serie dei cellulari griffati dal colosso di Mountain View: Pixel 7. E un ISP migliorato potrebbe portare l’esperienza fotografica più in alto di quanto stanno facendo Apple e Samsung.
Google ha fatto qualcosa quest’anno che probabilmente non vedeva l’ora di fare negli anni precedenti. Ha utilizzato il proprio chip Tensor all’interno di Google 6 e Google 6 Pro, consentendo ai nuovi modelli smartphone di eseguire funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, migliorando anche le fotocamere su entrambi i modelli e inserendo un sensore da 50 MP dietro l’obiettivo delle fotocamere principali utilizzate su Pixel 6 e Pixel 6 Pro.
Sebbene i Pixel siano sempre stati noti per sfruttare le capacità di elaborazione delle foto di Google, la possibilità di usufruire dell’intelligenza artificiale del chip Google Tensor, ha permesso al colosso di Mountain View di aggiungere funzionalità come la Gomma magica, che cancella parti di una foto che un utente potrebbe considerare una distrazione.
Il teleobiettivo di Pixel 6 Pro è dotato di zoom ottico 4x e Super ResZoom 20x. La modalità movimento, inoltre, crea scatti a lunga esposizione. A questo si aggiunge le sfocature bokeh per i ritratti, utilizzando Face Unblur per rendere più nitida e visibile l’immagine di un viso in movimento.
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Cosa porterà Google in tavola con la serie Pixel 7? Per rispondere a questa domanda bisogna attendere gli ulteriori sviluppi di Big G. Il gigante californiano ha comunque un piano ben preciso: sta cercando di creare un nuovo team a San Diego per aiutare a costruire un design di Image Signal Processor (ISP) per un prossimo chip Google Tensor.
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Lo scrive chiaramente Mike Coulter, in un post su su LinkedIn. “Sto assumendo a San Diego – dice uno dei direttori senior di Google – dove risiedo. Sto cercando di ricoprire ruoli a tempo pieno nella progettazione e verifica dell’ISP della fotocamera, a tutti i livelli, per un nuovo team di San Diego“. L’obiettivo è dichiarato serve un nuovo personale in grado di sviluppare fotocamera, Image Display e altro.
“Per favore, inviami un messaggio direttamente se sei interessato”. L’urbi et orbi di Mike Coulter, che apre all’opportunità per far parte del team “che ti ha portato il SoC Google Tensor per Pixel 6“. San Diego è una città strategica, il luogo in cui Qualcomm ha il suo quartier generale. Mike Coulter ha anche un legame con Qualcomm, visto che lì ha trascorso quattro anni come Vice President of Engineering.
I Pixel 6 hanno dato non pochi problemi ai suoi possessori, ma con l’aggiornamento di gennaio, Google è riuscita a sterminare la maggior parte dei bug che avevano spaventato i consumatori ad acquistare il dispositivo. Lo scanner di impronte digitali sullo schermo è finalmente performante, la durata della batteria solida. Così si può pensare a mete sgombra da pensieri ai Pixel 7. Di slancio.
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