Google sperimenta con l’IA e i risultati sono incredibili: il futuro della ricerca su internet

La nuova Modalità AI di Google Research è un primo passo nel futuro dell’integrazione tra intelligenza artificiale e ricerche su internet. Ma come funziona e chi vi ha accesso al momento?

Se il focus degli anni ’90 in campo tecnologico, è stato internet e il suo avvento in ogni casa, se quello degli anni ’10 del 2000 ha riguardato i social network, adesso che siamo a metà del secondo decennio, non si può ignorare come il centro delle discussioni si sia ormai spostato quasi del tutto sulle intelligenze artificiali e sulle loro applicazioni in tanti campi diversi.

google ai mode su smartphone
Google sperimenta con l’IA e i risultati sono incredibili: il futuro della ricerca su internet (cellulari.it)

Uno tra i campi applicativi più intuitivi, nonché più utili vista la semplicità con cui chiunque può accedervi, è sicuramente quello della ricerca su internet. Non è certamente un segreto che, sempre più persone, optino per vari servizi di intelligenze artificiali, in sostituzione dei tradizionali motori di ricerca. Ma cosa succederebbe se uno dei più utilizzati motori di ricerca al mondo, unisse le forze con l’IA?

Google entra in modalità IA e… non ce n’è per nessuno

Da qualche tempo a questa parte, un nuovo progetto targato Google sta facendo molto discutere, riuscendo ad attirare l’attenzione di tutti coloro cercano nell’IA, il futuro. Se siete addentro a questo mondo, avrete sicuramente sentito parlare della, cosiddetta, Modalità AI, la nuova funzionalità implementata da Google in Labs, il portale su cui vengono presentate e testate le novità dell’azienda.

mode ai di Google con pagina di ricerca accanto
Google entra in modalità IA e… non ce n’è per nessuno (cellulari.it)

Si tratta di un progetto ancora limitato, che solo pochissimi fortunati stanno sperimentando in questo periodo, nel sua versione Beta. Per spiegare facilmente di che si tratta, basti pensare che è un motore di ricerca a tutti gli effetti, che sfrutta però la forza aggiuntiva dell’intelligenza artificiale, con un meccanismo di cosiddetto “follow-up”, che va a rappresentare la vera differenza.

Tale meccanismo funziona, pressoché, così: dopo aver effettuato una ricerca e aver ricevuto la prima risposta, si potranno fare domande ulteriori, mentre l’IA continuerà a memorizzare i dettagli della conversazione e li userà per rispondere in maniera più completa. Non solo dunque, vi sarà una maggiore precisione nella ricerca, ma si risparmierà anche tanto tempo, non essendo necessario aprire, ogni volta, una nuova pagina di navigazione.

Al momento, come detto, solo pochi utenti stanno provando tutte le novità di Google AI, trattandosi di una possibilità limitata soltanto ai residenti negli Stati Uniti d’America e che hanno sottoscritto un abbonamento a Google One AI Premium. Non si sa ancora con precisione quando la AI Mode diventerà disponibile per tutti, viste anche tutte le varie limitazioni imposte dall’UE, per l’utilizzo dei dati degli utenti.

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