Google potrebbe finalmente portare un’utile feature di iOS su Android

L’ultima versione beta di Google Play Services rivela una nuova funzionalità Bluetooth, già presente su iOS, che potrebbe arrivare presto sui dispositivi Android.

Google Android trova dispositivo (1)
La nuova feature in arrivo su Android (Unsplash)

 Google potrebbe star lavorando sull’espansione di una funzionalità già presente nei dispositivi Android, ma ancora lontana dalla qualità versione di Apple: l’ultima versione beta di Google Play Services, analizzata da 9to5Google, sembra includere un API chiamato Spot, che abilita il comando “Find My Device network“, una rete per la feature “Trova il mio dispositivo” nelle impostazioni Android.

3 miliardi di dispositivi Android potrebbero creare una “rete” simile a quella di Apple per la ricerca e localizzazione di smartphone e tablet più efficiente e meno limitata rispetto a quella già esistente. Google non ha ancora confermato la notizia, ma le tracce nel file APK di Google Play Services sembrano indicare un’implementazione del nuovo sistema di rintracciamento dei dispositivi nel prossimo futuro, con l’utilizzo di Bluetooth e tecnologia UWB.

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Google, la nuova rete per  “Trova il mio dispositivo” su Android integrerà funzionalità basata su Bluetooth e UWB

Google Spot Android
(Unsplash)

Il sistema operativo Android include già una funzione “Trova il mio dispositivo” che consente agli smartphone di utilizzare il Wi-Fi o una connessione mobile per localizzare i propri dispositivi. La soluzione di Google funziona in molti casi, ma non può essere utilizzata se il telefono non è connesso, mentre la rete Dov’è di Apple utilizza il Bluetooth e la tecnologia Ultra-wideband per rintracciare i dispositivi grazie al segnale a corto raggio che i dispositivi iOS trasmettono ai server di Apple per aiutare gli utenti a ritrovare gli oggetti smarriti: Google potrebbe intraprendere la stessa strada con una rete Android, permettendo la localizzazione in molte più circostanze, anche quando il cellulare è offline.

La feature potrebbe arrivare con un’applicazioneSpot” separata, ma si tratta ancora di una speculazione.

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