I baci della Dea Bendata. Vincere alla lotteria, almeno una volta si diceva così, era un sogno cercato per una vita intera, realtà per pochi eletti. Oggigiorno quella lotteria è diventata un gratta e vinci, la ricerca del milione è rimasta la stessa. Tutti vorrebbero provare quella sensazione almeno una volta. C’è, però, chi non si è accontentato, gioendo addirittura due volte in pochi giorni.
E’ accaduto in Italia, a Verona. Un cittadino brasiliano di 40 anni, residente a Mantova, lo scorso 4 febbraio ha grattato un biglietto preso in una tabaccheria nel modenese e vinto un milione di euro. Neanche il tempo di brindare, venti giorni dopo, ed ecco un altro gratta e vinci magico, preso stavolta a Garda, in provincia di Verona, in compagnia stavolta di un amico: vincita addirittura raddoppiata, due milioni!
Gratta e Vinci, doppia vincita in 20. Aperta e chiusa un’inchiesta. “Tutto regolare”
Il Gastone dei tempi moderni finisce ben presto nel mirino delle autorità di vigilanza, che aprono un’inchiesta dopo che l’uomo aveva disposto un bonifico di 800mila euro sul suo conto corrente in un istituto di credito brasiliano.
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“Un atto dovuto” spiega il suo avvocato difensore, Giovanni Chincarini: “Va precisato che ci sono due indagini pendenti presso la Procura di Roma per accesso abusivo al sistema informatico di Lottomatica, la società concessionaria che distribuisce i biglietti del Gratta e Vinci, ma sul mio cliente non ci sono stati accertamenti di nessun tipo“.
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L’uomo è fortunato (molto fortunato) e innocente al tempo stesso: finora, infatti, non sarebbero emerse anomalie nella doppia vincita milionaria. La classica botta di fortuna. Doppia, addirittura. La conferma arriva direttamente da Vittorio Francavilla, comandante provinciale della Gdf di Verona. “Ci siamo attivati su richiesta dell’Unità di informazione bancaria della Banca d’Italia che ha segnalato un’operazione che presentava obiettivi profili anomali – continua – le verifiche che abbiamo operato sono state molto approfondite per eventualmente rilevare situazioni giuridicamente rilevanti, che al momento non sono emerse”.
Dopo gli accertamenti del caso, le vincite sono state dissequestrate e il fascicolo dell’inchiesta è stato archiviato: nessuna irregolarità da parte del 40enne brasiliano, che di lavoro fa il piastrellista. O meglio, faceva il piastrellista.