Green Pass, l’app presenta una grave falla di sicurezza: cosa sta succedendo

Torniamo a parlare di Green Pass e dell’app di verifica del documento. La società Swascan ha scoperto una grave falla di sicurezza

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Individuata una grave falla di sicurezza all’app di verifica del Green Pass (Adobe Stock)

È senza dubbio il tema caldo degli ultimi giorni. A partire dal prossimo 6 agosto, diventerà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere a determinate attività. Una mossa decisa dal Governo per incentivare le vaccinazioni ed evitare nuove chiusure una volta terminata l’estate. L’obiettivo è raggiungere percentuali sempre più alte di cittadini con la doppia dose.

A dover verificare la validità del documento i titolari di un esercizio commerciale o gli organizzatori di determinate attività, tramite l’app ufficiale VerificaC19. A pochi giorni dall’entrata in vigore effettiva del nuovo Decreto Covid, però, la società di cybersecurity Swascan ha già individuato una prima (e grave) falla di sicurezza.

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Green Pass, individuata falla di sicurezza all’app VerificaC19

Green Pass Europeo che cos'è
Importanti rischi tanto per i cittadini quanto per gli esercenti (AdobeStock)

L’app VerificaC19 presenta una grave falla di sicurezza. A lanciare l’allarme la società di cybersecurity Swascan, secondo cui il problema potrebbe rendere la vita semplice a criminali e malintenzionati. “Con una modifica semplice dell’app ufficiale VerificaC19, chiunque può ottenere un bel po’ di dati personali dei cittadini iscritti tramite un’app clone” ha spiegato Pierguido Iezzi, il fondatore di Swascan: “C’è questa falla che sicuramente criminali e gestori senza scrupoli si affretteranno a sfruttare. Quando qualcosa di digitale ha una falla così importante, capita sempre che qualcuno ne voglia approfittare“.

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Pare infatti che, con una semplice modifica al codice del software, sia possibile creare un clone identico all’app ufficiale. C’è un altro pericolo che potrebbe derivare da tutto questo: la circolazione di pass illeciti. Le app fake, infatti, sarebbero in grado di convalidare anche i Green Pass falsi. “Per evitare il problema, sarebbe bastato crittografie il QR Code. Le autorità hanno preferito puntare sulla semplicità per diffondere il Green Pass, mettendo in secondo piano i rischi” ha continuato il fondatore di Swascan Pierguido Iezzi. L’unica soluzione per evitare il problema è da un lato confidare nel buon senso dei cittadini, e dall’altro aumentare i controlli per verificare l’utilizzo della sola app ufficiale.

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