Cambiamenti climatici, differenti da variabilità climatica in quanto prodotti ahinoi dall’uomo, quel riscaldamento globale caratterizzato dall’aumento della temperatura media globale (e da fenomeni atmosferici a esso associati), e lo scioglimento della calotta polare in Groenlandia, continuano a preoccupare gli esperti di tutto il mondo.
Gli scienziati statunitensi dell’UVM – una delle università del Vermont – sono rimasti sbalorditi nello scoprire piante presenti sotto il ghiaccio della Groenlandia, profondo un miglio.
La Groenladia, purtroppo, è ancora più sensibile ai cambiamenti climatici
Il nucleo di ghiaccio, perduto da tempo, fornisce prove dirette che la calotta glaciale gigante si è sciolta negli ultimi milioni di anni ed è ora altamente vulnerabile a un clima caldo, come mostra uno studio PNAS, ossia il Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti.
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Già nel 2019 lo scienziato dell’Università del Vermont, Andrew Christ, aveva condotto degli studi forieri di notizie preoccupanti. Ramoscelli e foglie facenti parti presumibilmente di un paesaggio con vegetazione, forse una foresta boreale, si trovavano dove oggi è presente una calotta glaciale profonda un miglio, grande quanto l’Alaska.
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Nell’ultimo anno, Christ e un team internazionale di scienziati – guidato da Paul Bierman dell’UVM, Joerg Schaefer della Columbia University e Dorthe Dahl-Jensen dell’Università di Copenhagen – hanno studiato queste piante fossili e sedimenti unici, emersi dal fondo della Groenlandia.
I loro risultati mostrano che la maggior parte o tutta la Groenlandia deve essere stata libera dai ghiacci negli ultimi milioni di anni, forse anche negli ultimi centomila anni. La Groenlandia, inoltre, è più sensibile a questi stessi cambiamenti climatici rispetto a quanto creduto o calcolato in precedenza.
“Le lastre di ghiaccio tipicamente polverizzano e distruggono tutto sul loro cammino – spiega Christ – ma ciò che abbiamo scoperto erano strutture vegetali delicate, perfettamente conservate. Sono fossili, ma sembrano morti ieri. È una capsula del tempo di ciò che viveva in Groenlandia che non saremmo in grado di trovare da nessun’altra parte”.
La scoperta degli scienziati dell’Università del Vermont conferma l’ulteriore preoccupazione: il ghiaccio della Groenlandia si è completamente sciolto durante i recenti periodi caldi della storia della Terra, periodi come quello che stiamo creando con i cambiamenti climatici causati dall’uomo.
Comprendere la calotta glaciale della Groenlandia in passato è fondamentale per prevedere come risponderà al riscaldamento climatico in futuro e quanto velocemente si scioglierà.
Il nuovo studio è un’altra prova che la Groenlandia è più fragile e sensibile ai cambiamenti climatici di quanto si pensasse in precedenza, e corre il grave rischio di sciogliersi irreversibilmente. Guardare per credere.