Le circostanze attuali rappresentano un ulteriore ostacolo nel già complicato percorso di sviluppo di GTA 6.
Il processo di sviluppo e rilascio di GTA 6 si sta rivelando una vera e propria tortura per gli appassionati della saga. Dall’annuncio del gioco, ci sono stati continui leak, fughe di notizie e altri eventi imprevisti che hanno messo a rischio lo sviluppo del titolo. Le tempistiche di sviluppo, già di per sé non brevi, hanno subito ulteriori rallentamenti a causa di questi ostacoli. I giocatori si trovano così a dover attendere una data imprecisata nel 2025 prima di poter finalmente mettere le mani sul gioco.
Ora, a questi imprevisti si aggiunge una nuova minaccia, che potrebbe ulteriormente posticipare l’uscita di GTA 6. L’ultimo sviluppo ha creato ulteriore incertezza tra gli appassionati, alimentando il timore che il tanto atteso gioco possa subire ulteriori ritardi.
Gli scioperi tornano a minacciare l’America: nuovi problemi per GTA 6
Il sindacato degli attori americano SAG-AFTRA ha annunciato che i doppiatori dei videogiochi sotto la loro protezione sciopereranno per ottenere migliori tutele contro l’uso dell’IA. Questo sciopero, per quanto sia condiviso da molti appassionati di videogiochi, avrà risvolti inevitabili su grandi titoli come “Call of Duty: Black Ops 6” e “GTA 6”, che potrebbero vedere ulteriori ritardi a causa di questa protesta.
Lo sciopero è stato indetto contro studi che stanno sviluppando soluzioni di IA per sostituire i doppiatori reali, includendo alcune delle più grandi aziende del settore dei videogiochi. Le parti coinvolte nell’ordine di sciopero includono editori come Take 2 e Activision, nonché sviluppatori come Insomniac e WB Games. Questo significa che “GTA 6” è direttamente colpito da questa vicenda.
La recitazione vocale e la motion capture per progetti di questa portata spesso avvengono anni prima del rilascio. Le trattative tra i sindacati e le aziende coinvolte vanno infatti avanti da molto e, fino a poco tempo fa, sembra si fosse finalmente essere arrivati vicini a una possibile soluzione. Nonostante alcune concessioni da parte delle aziende colpite dallo sciopero, però, una delle 25 richieste di SAG-AFTRA non è stata soddisfatta, portando alla conferma dello sciopero.
Al centro del conflitto ci sono proprio le garanzie che gli attori vorrebbero nei confronti dell’utilizzo dell’IA, considerate essenziali visti gli sviluppi impressionanti raggiunti da queste tecnologie. Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA, ha dichiarato: “Non accetteremo un contratto che permetta alle aziende di abusare dell’IA a discapito dei nostri membri. Ne abbiamo abbastanza. Quando queste aziende si impegneranno seriamente a offrire un accordo con cui i nostri membri possono vivere — e lavorare — saremo qui, pronti a negoziare“.