Attenzione a guardare il telefono mentre stiamo prendendo il sole. Gli esperti mettono in guardia: si rischiano serissime conseguenze.
L’arrivo dell’estate è sinonimo di pausa e vacanze. Quello che invece, prevedibilmente, non conoscerà sosta è l’uso selvaggio del telefonino. Anzi il periodo estivo appare il momento più propizio per farsi selfie in piena luce solare, al mare o in montagna. Ma l’estate è anche occasione per chattare, postare immagini delle vacanze o per leggere un libro sullo smartphone.
I rischi però non sono da trascurare, avvertono i medici. Gli smartphone sono ormai diventati dei compagni inseparabili delle nostre esistenze. Di più: questi piccoli oggetti tecnologici sembrano essersi tramutati in protesi delle nostre braccia, in prolungamenti delle nostre mani. Li portiamo con noi dappertutto.
Stiamo tutti diventando smombie, ovvero zombie col telefonino sempre in mano, con lo sguardo perennemente incollato allo schermo e il dito pronto a scrollare il telefono per consultare l’ennesima notifica arrivata sui social? Un’abitudine come questa potrebbe costarci caro in termini di conseguenze per la salute.
C’è un alto rischio per la nostra vista, spiegano gli esperti. Un team di oculisti ha infatti pubblicato un articolo sul Journal of Medical Case Reports per evidenziare i potenziali danni derivati dall’uso di smartphone e tablet al sole. C’è ad esempio il caso di una 20enne ammalatasi di maculopatia permanente dopo aver passato due ore a guardare lo smartphone in spiaggia e a farsi selfie.
Idem per un uomo di 30 anni che aveva letto tre ore sul suo tablet in montagna. In casi come questi si rischia di andare incontro a quello che i medici definiscono «un effetto-specchio». In pratica i raggi ultravioletti del sole vanno a riflettersi sullo schermo dei dispositivi e finiscono sull’occhio. In questo modo rischiano di danneggiare anche il cristallino e la retina, oltre alla cornea. «Di fatto – spiega a Donna Moderna l‘oculista Luigi Marino, uno dei fondatori dell’Associazione italiana medici oculisti (AIMO) – è come se noi osservassimo un’eclissi di sole senza occhiali da sole, cosa che invece viene sempre raccomandata in questi casi per evitare proprio danni alla vista».
Nei raggi ultravioletti c’è infatti anche la luce blu, invisibile ma che fa parte dello spettro solare. È la stessa luce emessa da smartphone e tablet, se non vengono dotati di un filtro particolare. Senza l’opportuna protezione, il combinato disposto tra la luce emessa dai dispositivi e quella solare può danneggiare seriamente la vista. Il consiglio degli esperti è quello di proteggere gli occhi indossando sempre gli occhiali da sole con protezione adeguata, soprattutto nelle ore centrali della giornata (tra le 112 e le 15) se ci troviamo al mare.
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