Quando iniziate una serie tv non riuscite a staccarvi e la consumate in un paio di giorni? C’è una spiegazione scientifica: ecco cosa succede a livello chimico nel vostro cervello.
A tutti è capitato prima o poi di non riuscire a staccarsi da una serie televisiva. La possibilità di vedere una puntata dietro l’altra che offrono i cataloghi multimediali ha fatto nascere un fenomeno (o sarebbe meglio dire acuito visto che c’era già chi lo faceva comprando i cofanetti o guardando le puntate con metodi non proprio leciti) conosciuto come “Binge Watching“. In pratica gli utenti di serie tv cominciano una serie e non riescono più a staccarsi dallo schermo, consumando un episodio dopo l’altro anche fino alle ore piccole. 
Ma per quale ragione non riusciamo a staccarci dalle serie? In parte come detto è dovuto alla possibilità di vedere tutte le puntate in una volta sola, ma questo non capiterebbe se le serie tv fossero rimaste con la struttura anni ’90: puntate auto conclusive in cui la trama principale era dilatata. Tale struttura è stata modificata dal successo di Lost, serie tv prodotta dalla ABC che per prima ha introdotto il modello attuale, ovvero puntate che narrano un’unica grande storia collettiva.
A spingere lo spettatore a consumare una puntata dietro l’altra, dunque, è proprio la curiosità di sapere come va a finire la storia, cosa succederà a quel personaggio o quale risvolto porterà l’azione compiuta da quell’altro. Per questa ragione spesso le puntate finiscono con un plot twist o un cliffhanger il cui scopo è lasciare lo spettatore con la curiosità di scoprire a cosa porta.
Perché non riusciamo a staccarci dalle serie tv? La risposta degli esperti
Abbiamo capito che la struttura narrativa delle serie tv odierne ha un ruolo in questo fenomeno, ma cosa ci accade a livello chimico? Cos’è che ci porta a non riuscire a staccare la tv e a voler continuare a vedere cosa succederà dopo a discapito del nostro tempo e della nostra vita sociale? Stando a quanto riferito da alcuni psicologi a ‘Focus‘ l’elemento chiave di questo fenomeno è la gratificazione personale, la generale sensazione di piacere che ci infonde. 
A livello chimico, quando guardiamo una serie tv (un contenuto in generale) che ci piace il nostro cervello rilascia dopamina, ormone che dà una sensazione di piacere e relax. Di fatto andiamo a ricercare questa sensazione e ne diventiamo dipendenti come se si trattasse di una droga. Esattamente come accade quando sottoponiamo il nostro corpo ad una sostanza stupefacente, la dopamina rilasciata durante la visione di una serie tv di nostro gradimento ha un effetto assuefacente e ci induce a ricercarlo con sempre maggiore frequenza.
Cedere al fenomeno del binge watching può dunque diventare dannoso per la nostra salute e per la nostra socialità. Guardare ad esempio le serie tv sino a tardi può causare disturbi del sonno, stanchezza e peggiorare la nostra qualità della vita. Alla lunga potremmo sviluppare anche una mancanza di voglia di uscire di casa e di dedicarci ad attività sociali pur di continuare a vedere quel contenuto che stiamo seguendo. Si tratta però di rischi molto rari e che sono comuni a tutte le attività svolte con una costanza maniacale e ossessiva. Alla base di una simile dipendenza (come nel caso dei social network o dei videogame) ci potrebbero essere anche problematiche personali precedenti che esulano dall’attività da cui si diventa dipendenti.