Le sanzioni contro l’invasione di Putin non sono soltanto quelle politiche, si ripercuotono inevitabilmente su tutti i colossi tecnologici. Apple e Meta hanno smesso di vendere prodotti in Russia, così come Google. Che aggiunge qualcosa in difesa dell’Ucraina.
Gli utenti Android nei paesi colpiti dagli attacchi russi riceveranno avvisi di raid aerei direttamente sui loro telefoni, prima ancora che questi avvengano. E’ stato proprio il colosso di Mountain View ad annunciarlo, in un post sul blog aggiornato.
La società californiana ha confermato la sua collaborazione con il governo ucraino per implementare un sistema di allerta per i telefoni Android nel paese. La funzione è stata individuata per la prima volta da XDA-Developers.
“Tragicamente, milioni di persone in Ucraina ora fanno affidamento sugli avvisi di attacco aereo per cercare di mettersi in salvo – spiega Google nella nota ufficiale – i ping di Android si baseranno sugli avvisi già inviati dal governo ucraino ed sono controllati da un sistema creato per inviare rapidamente avvisi sui terremoti”. Parola di Dave Burke, vicepresidente dell’ingegneria per Android.
Google ha già messo in evidenza l’app ucraina Alarm sul Google Play Store, che invia notifiche di raid aerei agli ucraini nelle regioni con avvisi attivi. Il nuovo sistema di avvisi è stato lanciato e nei prossimi giorni arriverà su tutti i cellulari in Ucraina, marchiati dal Robottino Verde. Questa è solo una delle conseguenze dell’invasione russa.
Google, infatti, è stato uno dei primi giganti tecnologici a non limitarsi a prendere posizione, naturalmente contro l’invasore russo. Ha ridotto la sua presenza in Russia, inclusa la sospensione di tutte le vendite di annunci e la rimozione di app multimediali finanziate dallo stato russo da Google Play in Europa. “L’invasione russa dell’Ucraina è sia una tragedia che un disastro umanitario in divenire“.
Le parole di Google dello scorso 1 marzo, si stanno suffragando con dei fatti. Concreti. “Stiamo lavorando per supportare le persone in Ucraina attraverso i nostri prodotti – continua la nota del colosso californiano – difendersi dalle minacce alla sicurezza informatica, far emergere informazioni affidabili e di alta qualità e garantire la sicurezza dei nostri colleghi e delle loro famiglie nella regione“.
La chiave del ri-calibramento di quel sistema pensato per i terremoti, che ha tutto sommato funzionato alla grande, la chiave per aprire le porte della resistenza ucraina contro l’invasore, in soccorso soprattutto verso la popolazione colpita pesantemente dagli attacchi russa, ma ancora resiliente. Grazie anche a Ukrainian Alarm.
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