Dopo Kiev, anche il governo USA ha radunato in un tavolo virtuale trenta influencer TikTok con l’obiettivo di organizzare una campagna di informazione via social sulla guerra in Ucraina
Sensibilizzare il pubblico (soprattutto quello dei più giovani e in particolare l’esercito della generazione Z) per non far cadere nel dimenticatoio ciò che sta accadendo brutalmente in Ucraina e fornire anzi informazioni ufficiali e credibili sul conflitto. È questa l’ultima strategia della Casa Bianca e la carta vincente del governo presieduto da Joe Biden sono stavolta gli influencer di TikTok. A loro guardano infatti gli Stati Uniti per aggiornare il pubblico americano sugli accadimenti in terra ucraina, tenuto conto del ruolo di prim’ordine assunto dal social network lanciato in Cina nell’ormai lontano 2016.
Il ruolo di TikTok e dei social network
Come riportato in queste ore dal Washington Post, il governo USA ha convocato in un tavolo virtuale sull’app Zoom trenta tra i principali influencer di TikTok americani, e ciò con l’obiettivo di istruire quest’ultimi su come informare il rispettivo esercito di followers. All’incontro hanno preso parte il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki e alcuni funzionari del Consiglio per la Sicurezza Nazionale USA. Il Washington Post è entrato in possesso di una registrazione auto dell’incontro, che è stata poi pubblicata sulla piattaforma SoundCloud, dalla quale si evince l’importanza strategica per gli ufficiali di Biden degli influencer TikTok come veicolo dell’informazione. “TikTok è un luogo di importanza cruciale nel diffondere le ultime notizie“, spiega senza mezzi termini ai partecipanti il direttore per la strategia della Casa Bianca, “e volevamo quindi essere sicuri che aveste informazioni aggiornate da una fonte autoritaria“.
D’altro canto, la guerra sfrutta la propaganda per plasmare le menti dell’opinione pubblica: è accaduto anche in passato e accade anche adesso, sia pure con tutti i distinguo del caso e il sostanziale mutamento degli scenari tecnologici, con in testa il ruolo di primo piano assunto dai social network. Proprio la Russia ha avviato, attraverso l’agenzia che controlla le comunicazioni nel paese, una battaglia di propaganda al fine di sottacere sui reali accadimenti in Ucraina e, secondo le informazioni in possesso da Vice, avrebbe addirittura pagato influencer locali su TikTok per dare una “copertura mediatica” pro-Cremlino sugli eventi bellici.