L’uscita del nuovo HarmonyOS è già calendarizzata per il mese di giugno, mese “caldo” per svelare in pompa magna le strategie mobile di Huawei.
Huawei sta intensificando i propri sforzi in vista del debutto di HarmonyOS, nuova piattaforma software destinata ad assaltare l’ormai standardizzato duopolio Android – iOS. A dar contezza dello stato di avanzamento dei lavori è infatti il dirigente Wang Chenglu, il cui recente post su Weibo – social network molto popolare in Cina – ha senz’altro l’obiettivo di accrescere l’interesse e l’entusiasmo dei consumatori verso il nuovo corso rilanciato dall’azienda.
Una data appare in quest’ottica decisiva: HarmonyOS approderà ufficialmente a giugno e proprio in questo periodo prenderanno avvio le manovre di aggiornamento degli smartphone Huawei. Come abbiamo riportato a più riprese, i dispositivi supportati dovrebbero coprire addirittura la ragguardevole quota del 90%, a conferma di una compatibilità pressoché capillare con i paradigmi della rinnovata piattaforma software. Probabile che a far da apripista possano essere dapprincipio gli ultimi terminali commercializzati dall’azienda, con specifico rimando al pieghevole Mate X2, all’intera serie Mate 40 e, più in generale, agli ex top di gamma 2020 dell’azienda. Discorso diametralmente diverso per ciò che riguarda la serie Huawei P50 – attesa anche qui a giugno, mese dunque decisivo per inverare le strategie del brand cinese – che farà invece sfoggio già di default di HarmonyOS.
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Nel frattempo, il sistema operativo di Huawei è apparso nuovamente in un video, mettendo in bella mostra alcune funzionalità distintive. Spicca, in primo luogo, il nuovo centro di controllo, che può essere richiamato mediante uno swipe dall’angolo in alto a destra; tramite un semplice gesto verso il basso sarà invece possibile visualizzare le notifiche, mentre l’angolo in alto a sinistra porterà ad un motore di ricerca interno. Visivamente, HarmonyOS 2.0 pare comunque esser in linea con i dettami degli smartphone Huawei aggiornati all’ultima EMUI 11.
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Lo smartphone utilizzato è Mate 40 Pro e sorprende in questo senso l’immediata velocità di esecuzione delle operazioni. Le app, ad esempio, vengono aperte in modo pressoché rapido, a conferma di un ragguardevole lavoro di ottimizzazione software. E questo fa già ben sperare se consideriamo che la piattaforma software mostrata nel filmato multimediale si trova ancora in una fase propedeutica e preliminare beta.
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