Ho perso i punti sulla patente: c’è un modo per recuperarli? Sì, ma a pagamento

Il nuovo Codice della Strada sta facendo danni enormi sulle patenti degli italiani: multe salatissime e tanti punti persi. Ma come si fa a recuperarli? 

Ti è mai capitato di vedere la lettera del Ministero che ti avvisa della perdita di punti sulla patente? Magari pensavi di aver guidato con prudenza, ma una distrazione è bastata a decurtarti preziosi punti.

Con il nuovo Codice della Strada, le regole si sono fatte più severe, e il numero di patenti ritirate dall’inizio del 2025 è aumentato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma quanto? Secondo i dati più recenti, si parla di un incremento del 12%, con oltre 40.000 documenti sospesi o revocati solo nei primi tre mesi dell’anno.

Questo aumento riflette non solo l’introduzione di sanzioni più rigide, ma anche una maggiore attenzione delle forze dell’ordine verso comportamenti come l’uso del cellulare alla guida o l’eccesso di velocità. Due tra le infrazioni che, guarda caso, pesano di più sul punteggio della patente.

Prima di parlare di recupero, è utile sapere quanti punti ti restano. Puoi farlo facilmente online, senza dover aspettare brutte sorprese. Il Portale dell’Automobilista è il servizio ufficiale che ti consente di controllare il tuo saldo punti. Basta registrarsi e accedere con le credenziali SPID o CIE. In alternativa, l’app iPatente ti offre lo stesso servizio direttamente sullo smartphone.

Se invece preferisci i metodi tradizionali, è disponibile il numero 848 782 782, accessibile da rete fissa. Una chiamata rapida per sapere se sei ancora un guidatore modello o se è il caso di correre ai ripari.

Come funziona e quanto costa il recupero punti della patente

Se hai perso punti ma la tua patente non è stata sospesa, puoi recuperarli frequentando corsi specifici. Ecco come funziona:

• Patenti A e B: i corsi durano 12 ore e consentono di recuperare fino a 6 punti. Il costo? Tra i 180 e i 200 euro, a seconda della tua città e dell’autoscuola.
• Patenti C, D ed E: qui la durata sale a 18 ore, con un massimo di 9 punti recuperabili. La spesa si aggira tra i 250 e i 290 euro.
• Carta di Qualificazione del Conducente (CQC): chi guida per lavoro può recuperare fino a 20 punti con un corso da 20 ore. I costi vanno dai 250 ai 350 euro.

La buona notizia è che non c’è un esame finale: è sufficiente frequentare tutte le ore previste. Attenzione, però: anche una sola assenza deve essere recuperata.

È chiaro che frequentare un corso è meno costoso che affrontare la revisione della patente, necessaria se perdi tutti i punti. Ma forse vale la pena riflettere: è davvero così difficile evitare infrazioni? Il nuovo Codice della Strada punta a cambiare le abitudini degli automobilisti, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza per tutti.

Forse, il vero segreto per tenere saldo il volante è guidare con la testa, ricordandosi che ogni comportamento ha conseguenze non solo sul proprio punteggio, ma anche sulla vita di chi ci sta accanto.

Uso del cellulare alla guida: una delle infrazioni più comuni

L’uso dello smartphone al volante è tra i comportamenti più sanzionati nel 2025. Con il nuovo Codice della Strada, le multe per questa infrazione sono diventate più salate: si va da 250 a 1.000 euro, con il rischio di sospensione della patente da 7 a 15 giorni, oltre alla decurtazione di punti.

Secondo i dati più recenti, il numero di multe per guida con il cellulare ha registrato un incremento significativo nei primi mesi dell’anno, sottolineando la necessità di un cambiamento nelle abitudini degli automobilisti. In caso di recidiva entro due anni, le sanzioni possono arrivare fino a 1.400 euro, con sospensione della patente fino a tre mesi e ulteriori punti sottratti.