Huawei non molla il comparto degli smartphone ma è costretta a ridurre la produzione del 60%. Un brutto colpo, figlio della trade war tra Usa e Cina esacerbata dalle liste di proscrizione di Trump.
Huawei costretta a ridimensionare di parecchio la produzione degli smartphone. Dopo aver dismesso il sotto-brand Honor, ufficialmente per proteggerlo dai contraccolpi della trade war tra Usa e Cina, il colosso cinese conferma di non volersi privare del comparto cellulari. Ciò nonostante, ci si aspetta un drastico calo nella produzione.
Il ban commerciale compromette la capacità di Huawei e delle società sue connazionali di comprare componenti cruciali da produttori americani (vedi i chipset Qualcomm). E infatti è da parecchio che la divisione smartphone di Huawei mostra segni di cedimento evidenti. L’ultimo quarto del 2020, ad esempio, ha fatto segnare un -42,4% di esemplari immessi sul mercato rispetto allo stesso trimestre del 2019.
Secondo i media locali, Huawei taglierà pesantemente la produzione degli smartphone di oltre il 60%. Dai quasi 190 milioni di cellulari realizzati nel 2020, quando si è piazzato terzo al mondo tra i produttori, si passerà a circa 70 milioni fatti arrivare sugli scaffali dei rivenditori. Un bruttissimo colpo che sarebbe figlio appunto del blocco imposto dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump agli affari con le aziende cinesi, sospettate di appoggiare attività di spionaggio del governo della Repubblica Popolare.
DAI UN’OCCHIATA A QUESTO CONTENUTO>>>Clubhouse, vendita degli inviti e deep fake: l’allarme di Kaspersky
L’inclusione di Huawei nella “entity list” le impedisce inoltre di accedere ai servizi Google e ad Android. Perciò la casa di Shenzhen ha sviluppato il suo sistema operativo, HarmonyOS, che quest’anno dovrebbe fare il suo debutto in Cina con la linea dei P50, probabilmente a fine marzo. E proprio la serie flagship dovrebbe risultare alleggerita del modello Lite: a quanto pare quest’anno l’opzione low cost potrebbe non essere disponibile.
Proprio a causa di questo precario stato di cose, il numero uno Ren Zenghfei ha auspicato di recente una riconciliazione con gli Stati Uniti, affermando che sarebbe pronto a rispondere collaborativamente a un’ipotetica chiamata di Joe Biden. Se Huawei e le altre aziende cinesi fossero libere di fare affari sul mercato americano, è l’argomentazione del Ceo cinese, anche i produttori americani potrebbero beneficiare dell’enorme crescita economica della Cina.
FORSE TI INTERESSA—>Honor V40 riceve una nuova certificazione: lancio vicino in Europa
La posizione di Ren è probabilmente condivisa dalla nuova amministrazione a stelle e strisce. Tuttavia, a lasciare perplesso il neo presidente degli USA sono le continue violazioni dei diritti umani compiute al di là della Grande Muraglia. Una critica che Joe Biden avrebbe mosso direttamente al collega Xi Jinping durante un contatto telefonico negli ultimi giorni.
Sta per arrivare una nuova funzione di WhatsApp che renderà felici moltissimi utenti. Vediamo insieme…
Google foto permette di eliminare persone indesiderate dalle foto e consente di evitare brutti ricordi.…
Come funziona la nuova direttiva UE sul diritto alla riparazione? Ecco tutto quello che serve…
Se possiedi un iPhone, dovresti davvero considerare di aggiungere questo accessorio alla tua collezione: una…
Attenzione se utilizzi Vinted o Wallapop, potresti ricevere cattive notizie e finire nei guai. Ecco…
Instagram, da sempre attento ai trend e alle esigenze degli utenti, ha deciso di dare…