Con un annuncio ufficiale, Huawei ha comunicato che presto HarmonyOS verrà allargato anche a smartphone più datati. Ecco la nuova lista aggiornata
Una novità che sicuramente farà piacere a tutti coloro che possiedono uno smartphone Huawei non di ultima generazione. L’azienda cinese ha comunicato poco fa che il suo sistema operativo HarmonyOS verrà presto allargato ad altri device più datati. Una scelta precisa, per dare nuova linfa anche a modelli che ormai erano usciti dai radar degli sviluppatori.
C’è una nuova lista aggiornata, nella quale figurano anche modelli lanciati sul mercato 5 anni fa. Ma non è finita qui. Se avete uno degli smartphone che figurano nell’elenco, potete recarvi in assistenza e aumentare la memoria di archiviazione. Pare che la società voglia proporre ben tre tagli distinti: 128, 256 e 512 GB. A lavoro terminato, il device verrà inserito in un database e potrà essere aggiornato ad HarmonyOS.
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Huawei, la nuova lista di smartphone compatibili con HarmonyOS
Come comunicato da Huawei, anche gli smartphone più datati potranno finalmente passare al nuovo sistema operativo HarmonyOS. Un’operazione che – con il lavoro dell’assistenza – porta anche ad un aumento della memoria interna disponibile. Il tutto verrà ovviamente effettuato a pagamento, e l’upgrade sarà disponibile sono in determinati Paesi. Si parte da circa 48 euro per 128 GB di memoria interna. Ecco la lista completa dei device compatibili:
- Huawei Mate 9
- Huawei Mate 9 Pro
- Huawei Mate 10
- Huawei Mate 10 Pro
- Huawei Mate 10
- Huawei Mate RS
- Huawei Mate 20
- Huawei Mate 20 Pro
- Huawei Mate 30
- Huawei Mate 30 Pro
- Huawei P10
- Huawei P10 Plus
- Huawei P20 Pro
- Huawei P20
- Huawei P30 Pro
- Huawei P30
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La mossa di Huawei ha un intento ben preciso: dare nuova vita anche ai modelli più datati. Ci sarà comunque la possibilità di tornare ad Android, qualora HarmonyOS non dovesse essere di gradimento. Nella lista figurano anche device come il P10, ormai prossimo a spegnere le 5 candeline dalla sua presentazione ufficiale. Con questa mossa, l’azienda cinese potrà superare i 100 milioni di smartphone col proprio OS personale, come prefissato.