Petal Maps, Petal Search e Petal Mailbox. Huawei continua la sua separazione totale da Google, diventando sempre più indipendente, che fa rima con concorrente. La società cinese impegnata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, di sistemi e di soluzioni di rete e telecomunicazioni, dal suo quartier generale di Shenzhen amplia la offerta per consentire ai propri clienti di sfruttare i suoi servizi, ponendosi come alternativa Google.
Petal Maps è un’applicazione gratuita inclusa negli Huawei Mobile Services: un pacchetto – dalle mappe ai servizi di localizzazione, passando per la ricerca di luoghi d’interesse come ristoranti, parcheggi o benzinai – preinstallato sulla serie Mate 40. Per ora, vista la promessa del colosso cinese di metterla a disposizione dallo dallo store Huawei AppGallery e installabile sugli smartphone con Huawei Mobile Services.
Petal Search è un vero e proprio motore di ricerca: trova app, notizie, immagini, praticamente un Google in miniatura. O, più precisamente, la risposta di Huawei all’assenza del Play Store sui suoi nuovi dispositivi, il volli fortissimamente volli fermare l’avanzata cinese di Trump.
Con Huawei non c’è più bisogno di gmail
Di recente è nata Petal Mailbox, un marchio registrato da parte di Huawei. Il trademark non rivela dettagli sulle funzioni dell’applicazione, ma Petal Mailbox dovrebbe essere un’alternativa all’applicazione di posta di Google, Gmail.
LEGGI ANCHE >>> Come disabilitare le app predefinite degli smartphone Xiaomi
Al momento il nuovo servizio è disponibile solo per il settore business. Ma vista la politica cinese, è naturale ipotizzare che l’offerta venga allargata, in modo tale da offrire un servizio che consente di gestire le email personali.
LEGGI ANCHE >>> Cashback e Lotteria degli Scontrini a rischio con la crisi di Governo?
Petal Maps, Petal Search e Petal Mailbox seguono le orme dei Huawei Docs, presentati proprio nel d-day dei nuovi smartphone della linea Mate 40 (con tanto di certificazione IP68 che rende il device resistente a schizzi di acqua e contatto con la polvere), altra alternativa alle classiche carte dei documenti: un software dedicato alla gestione dei documenti in mobilità.
Gli Hauwei Docs sono già disponibili in più di 100 tra paesi e regioni, supportano la visualizzazione e la modifica di documenti in oltre 50 formati: dai PDF ai PPT, passando per DOC.
La politica statunitense (esasperata nell’era Trump) si è messa di traverso nella corsa sfrenata di Huawei. A quanto pare il colosso di Shenzhen ha tutta l’aria di voler, e soprattutto sapere, come aggirare l’ostacolo.