Si inizia a parlare del possibile processore utilizzato sul futuro Huawei Mate 50 Pro, campione di potenza seppur con qualche limite. Un indizio che influirebbe anche sulla probabile uscita del nuovo smartphone Huawei top di gamma.
Le restrizioni imposte dagli Stati Uniti hanno certamente minato la sete di rivalsa di Huawei. Che dopo essere stata tagliata fuori dai servizi Google e costretto l’azienda a intensificare gli sforzi su HarmonyOS, ha dovuto affrontare l’altrettanto dirompente questione legata ai semiconduttori. Da qui si spiega il recente cambio di tendenza e l’avvento della patnership con Qualcomm, inaugurata con l’apprezzato tablet MatePad da 11 pollici e ripresa, più recentemente, sugli smartphone della serie P50 e sugli imminenti modelli europei Nova 9 e 9 Pro.
Anche il prossimo Huawei Mate 50 Pro andrà ad allinearsi alla nuova strategia dell’azienda cinese per divincolarsi dalle normative più restrittive adottate in America. Come riferito dal “solito” Digital Chat Station su Weibo, il nuovo smartphone top di gamma di Huawei potrebbe sfruttare tutta la potenza del processore Snapdragon 898, lo stesso (o quasi, come vedremo appresso) in predicato di fare il suo ingresso sullo Xiaomi Mi 12 e sulla maggior parte dei dispositivi top di gamma in uscita nel 2022. L’azienda cinese lo sta già testando da qualche tempo e presto potrebbe decidere di compiere il fatidico passo.
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Huawei Mate 50 Pro utilizzerà lo Snapdragon 898 4G?
Ma non ci troveremo di fronte al medesimo chipset. Stando alle ricostruzioni della fonte, Mate 50 Pro sarà animato da un SoC conosciuto internamente sotto l’appellativo di “SM8425”; volendo inquadrare meglio il discorso, lo Snapdragon 898 che dovrebbe esser ufficializzato a strettissimo giro da Qualcomm recherà con sé la dicitura “SM8450”. Quali saranno le differenze? Più che di prestazioni (praticamente sovrapponibili, dal momento che trattasi comunque dello stesso SoC), si deve parlare di connettività dati: alla stregua di Huawei P50, anche il nuovo Mate 50 Pro dovrà ripiegare su un processore in configurazione 4G.
Il motivo è lo stesso preannunciato ad inizio articolo: la modifica disposta dagli Stati Uniti in materia di esportazioni, che impedisce alle fonderie che utilizzano tecnologie americane di spedire chip all’avanguardia a beneficio di Huawei. La licenza concessa lo scorso novembre a favore di Qualcomm riguarda soltanto la fornitura di chipset in 4G ed è scontato che tale adagio andrà a ripercuotersi anche nel futuro.
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Il possibile utilizzo dello Snapdragon 898 in 4G si riflette anche sulla possibile uscita di Mate 50 Pro: visto che il SoC debutterà ufficialmente soltanto nella seconda parte del 2022, è probabile che la presentazione stampa del prossimo smartphone Huawei possa spingersi fino ad essere inquadrata nella finestra temporale tra giugno e dicembre dell’anno prossimo.